Il gesto antisportivo di questo Mondiale 2014 arriva dall’attaccante dell’Uruguay Luis Suarez. Eroe della partita contro l’Inghilterra, che non doveva neanche giocare e dove ha segnato due gol, ma il giocatore si è distinto contro la Nazionale Italiana non per i gol ma per il morso dato al difensore Giorgio Chiellini.
Suarez non è nuovo a questi gesti, è la terza volta che si verifica un episodio del genere, e le sedute dallo psicologo alle quali si è sottoposto non sembrano aver dato i risultati sperati. Parlavano di un Suarez ritrovato, ma gesti del genere non piacciono allo sport e al calcio, ormai saturo di antisportività.
Nel 2010 la vittima del morso fu Otman Bakkal, centrocampista del PSV Eindhoven, e all’allora giocatore dell’Ajax furono date 7 giornate di squalifica, ma non furono d’insegnamento. Nella scorsa stagione con la maglia del Liverpool Suarez ha colpito ancora, e in questo caso a rimetterci è stato Branislav Ivanovic, difensore del Chelsea.
Al termine della partita con l’Italia il commento aumenta la gravità di un gesto così gratuito, l’attaccante stesso si è descritto sereno durante la gara: “L’Uruguay ha giocato molto bene. Non ho più energie, il caldo era veramente forte, lo sforzo fisico è stato immenso. Alla fine però ero tranquillo, poi il gol è arrivato e abbiamo esultato. Ci siamo qualificati per gli ottavi e possiamo festeggiare pensando però al prossimo rivale”
Il ct dell’Uruguay Oscar Tabarez ha commentato così l’accaduto “Visto che attaccate Suarez, come mi pare evidente, lo difenderemo: questo è il Mondiale di calcio, non della moralità da quattro soldi”. Una dichiarazione decisamente fuori luogo in un evento così importante, dove ogni gesto viene visto dal mondo intero.