Miccoli ai giudici: chiamai il figlio del boss per avere indietro dei crediti
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Miccoli ai giudici: chiamai il figlio del boss per avere indietro dei crediti

Le giocatore del Palermo indagato per estorsione si giustifica: volevo aiutare un amico e conoscevo solo lui.

Miccoli ai giudici: chiamai il figlio del boss per avere indietro dei crediti
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20 Aprile 2015 - 17.24


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Le indagini su Mauro Lauricella, figlio del mafioso Antonino, arrestato oggi per estorsione aggravata partono dall’inchiesta che portò in carcere il padre nel 2011. Lauricella sarebbe indiziato di svolgere un ruolo di supporto del padre Antonino, durante la latitanza, a Brancaccio e alla Kalsa. Intercettando Mauro Lauricella, gli investigatori sentono una conversazione tra lui e Fabrizio Miccoli (che è indagato per estorsione aggravata), a quei tempi (il 22 giugno nel 2010) capitano del Palermo, in cui il giocatore chiede al figlio del boss di occuparsi del recupero di somme dal titolare della discoteca Paparazzi di Isola delle Femmine (Pa). Il giocatore si e’ difeso davanti ai pm dicendo di avere contattato Luricella solo perché lui conosceva tutti i gestori delle discoteche.

“Senti una cosa Mauro – dice Miccoli a Lauricella nel 2010 – eh… i primi di luglio poi quando vengo, dobbiamo andare a parlare con sto qua. Eh, andiamo io, tu e lui andiamo, ci andiamo a mangiare una cosa a cena e poi… poi quando ci vediamo… capito parliamo un attimo! Va bene? Allora io appena scendo a Palermo ti chiamo, noi ci vediamo da soli io e te, ti spiego un po’ come è la situazione, perché non dobbiamo parlare solo della situazione mia, c’e’ un’altra cosa, poi ne parliamo di persona… poi andiamo a cena con questo qua e, gli diciamo le cose come stanno! Va boh?”. “Va bene – gli risponde Lauricella – te la sbrigo io appena scendi, capito?”. Il credito sarebbe stato vantato da un ex fisioterapista del Palermo calcio e Miccoli (contattato da un ex giocatore del Palermo, Pietro Accardi, che gli disse del credito vantato dal fisioterapista) avrebbe fatto da tramite con Lauricella per recuperare i soldi che dovevano alcuni soci della discoteca. Miccoli ha pero’ detto ai pm che lo hanno interrogato il 23 giugno del 2013: “non sapevo dove andare perché io non ho mai frequentato discoteche… il primo a cui ho pensato è stato Mauro”.

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