Rashford risponde agli insulti razzisti: "Mi dispiace per il rigore ma non mi scuserò per la persona che sono"
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Rashford risponde agli insulti razzisti: "Mi dispiace per il rigore ma non mi scuserò per la persona che sono"

Dei vandali hanno imbrattato un murale che lo raffigurava, dopo aver sbagliato un penalty decisivo durante la finale di Euro 2020: il calciatore anglosassone ha risposto su Twitter alle critiche

Marcus Rashford
Marcus Rashford
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13 Luglio 2021 - 10.17


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Marcus Rashford è finito nell’occhio del ciclone e anche nel mirino di squallidi “tifosi” razzisti che, dopo il rigore sbagliato, non hanno esitato ad insultarlo sui social. Ma non solo: anche il suo murale a Manchester è stato imbrattato.
“Accetto le critiche sulla mia prestazione, quella palla doveva entrare, ma non mi scuserò mai per chi sono e da dove vengo”: Marcus Rashford è stato uno dei calciatori inglesi a sbagliare il rigore nella finale degli Europei. Il 23enne è stato preso di mira sui social dopo la partita contro l’Italia e molti insulti a lui rivolti erano di stampo razzista. 
“Non so nemmeno da dove cominciare, non so come esprimere a parole come mi sento in questo preciso momento” ha scritto il calciatore in un post apparso sui suoi account social, “Ho avuto una stagione difficile, penso sia stato chiaro a tutti e probabilmente sono arrivato a quella finale con scarsa fiducia. Dopo il rigore sentivo come se avessi deluso i miei compagni di squadra. Come se avessi deluso tutti. Un rigore: era tutto quello che mi era stato chiesto per dare il mio contributo alla squadra. Posso segnare rigori nel sonno, quindi perché avevo sbagliato quello? Mi dispiace, vorrei che fosse andata diversamente. Ma non mi aspettavo di leggere certe cose su di me. Sul mio colore della pelle, su dove sono cresciuto, su come decido di trascorrere il tempo fuori dal campo”.
Dopo la partita, è stato imbrattato un murale che lo raffigurava, realizzato nella sua città natale.
“Accetto le critiche sulla mia prestazione, quella palla doveva entrare, ma non mi scuserò mai per chi sono e da dove vengo”, ha concluso, “Sono Marcus Rashford, un nero di 23 anni di Withington e Wythenshawe, South Manchester. Se non ho altro ho quello. Per tutti i messaggi gentili, grazie. Tornerò più forte”.

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