Una gioia incontenibile esplosa alla fine della gara di oggi che le è valsa la medaglia d’oro alle Olimpiadi.
E c’era un motivo molto più grande per festeggiare un successo così importante: la sofferenza vissuta nei mesi passati.
Bebe Vio racconta i drammatici giorni dell’aprile scorso. “Non credevo di arrivare fin qui, perché ho avuto un’infezione da stafilococco che è andata molto peggio del dovuto e la prima diagnosi era amputazione entro due settimane (dell’arto sinistro, ndr.) e morte entro poco” dice, ringraziando il medico.
“Sono felice, avete capito perché ho pianto così tanto? L’ortopedico ha fatto un miracolo, è stato bravissimo, tutto lo staff lo è stato. Questa medaglia assolutamente non è mia, è tutta loro”.
“I primi quattro anni della preparazione sono andati benissimo, anche nel periodo del Covid, grazie ai miei allenatori e alle Fiamme Oro perché ho ripreso persino prima delle altre avversarie. L’ultimo anno, invece, è stato parecchio sfigato”, aggiunge Vio ai microfoni di Rai Sport.