Una storia di corruzione e di mazzette che non fanno onore allo spirito olimpico.
L’ex presidente del Comitato Olimpico brasiliano (Cob), Carlos Arthur Nuzman è stato condannato a 31 anni di carcere per aver comprato con tangenti i voti per l’assegnazione, avvenuta nel 2009, a Rio de Janeiro dei Giochi Olimpici del 2016. Insieme a Nuzman sono stati condannati l’ex governatore di Rio, Sergio Cabral, a dieci anni e otto mesi, e l’ex direttore del progetto Rio16, Leonardo Gryner, condannato a tre anni e 10 mesi.
Cabral, in prigione dal 2016 per altre accuse, ha ammesso di aver pagato una tangente da due milioni di dollari. Secondo la ricostruzione dell’accusa, i soldi sono stati forniti in cambio di favori dall’imprenditore Arthur Soares, che non è stato processato perché latitante. I tre sono stati accusati di associazione a delinquere , corruzione, riciclaggio ed evasione