Molestie in diretta, solidarietà politica a Greta Beccaglia: "Gesto intollerabile"
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Molestie in diretta, solidarietà politica a Greta Beccaglia: "Gesto intollerabile"

Molti hanno espresso solidarietà per quanto avvenuto a Greta Beccaglia, giornalista che ha ricevuto una molestia mentre stava lavorando

Molestie in diretta, solidarietà politica a Greta Beccaglia: "Gesto intollerabile"
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28 Novembre 2021 - 17.14


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L’episodio di Greta Beccaglia, giornalista che è stata molestata da un tifoso davanti allo stadio di Empoli mentre stava lavorando per Toscana Tv, è stato da subito condannato, anche per le parole del conduttore della trasmissione che – anche se in seguito ha interrotto il collegamento – inizialmente ha consigliato alla giornalista di ‘non prendersela’. 

“Solidarietà alla giornalista Greta Beccaglia, che ieri è stata molestata da un individuo fuori lo stadio dove stava lavorando. E dallo studio il collega le ha detto ‘Non prendertela’. Vittima due volte di una cultura maschilista che normalizza le molestie. Questa è violenza e va denunciata senza se e senza ma”. Così in una nota Valentina Cuppi, presidente dell’Assemblea nazionale del Pd.

“L’episodio odioso di Empoli ci dice quanta strada bisogna ancora fare, non bastano centinaia di donne uccise e migliaia oltraggiate e molestate ogni giorno. Ci si mette pure quel ragazzo con la sua palpatina insopportabile alla giornalista che sta lavorando”. Lo afferma il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni. “Mi auguro davvero – prosegue il leader di SI – che paghi per il suo gesto intollerabile. Mentre invece provo pena – conclude Fratoianni – per il conduttore tv: a differenza di lui, io me la prendo”.

“Nella stessa settimana in cui abbiamo celebrato, con diverse mobilitazioni, la giornata internazionale contro la violenza sulle donne, succede un fatto grave dopo Empoli-Fiorentina. L’atteggiamento molesto di alcuni tifosi nei confronti della giornalista Greta Beccaglia, accompagnate dalle parole del conduttore, quali: ‘Non te la prendere’ e ‘si cresce anche grazie a queste esperienze’, sono atteggiamenti e affermazioni pesanti e inaccettabili. Non vi è giustificazione a questi comportamenti, che dimostrano come la prima sfida da vincere, nel nostro Paese, sia quella culturale e sociale. Occorre cioè sconfiggere certi stereotipi, costruire relazioni diverse, non accettare lo status quo: sono solo alcune delle sfide che abbiamo davanti a noi, a partire dalla scuola. Goliardia, sarcasmo, paternalismo, fanno parte purtroppo del modo di apostrofare le donne in Italia: è ora di cambiare e di costruire una cultura di rispetto tra i sessi, su una base concretamente paritaria che, non a caso, inizia dalle parole e dai toni che usiamo ogni giorno, in ogni situazione lavorativa e privata”. Così il deputato Pd, Andrea Rossi, in un post su Facebook. 

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