Claudio Borghi non si smentisce mai: il deputato leghista coglie la palla al balzo per solidarizzare con l’ultimo idolo dei no vax, il tennista Djokovic, al centro di una polemica mondiale per il fatto di aver ricevuto un’esenzione al vaccino per poter giocare agli Australian Opens. Esenzione che però il governo dello Stato australiano di Victoria non vuole riconoscere e al momento Djokovic è bloccato su un aereo a Melbourne.
“Vedere le cretinate del governo australiano con Djokovic da una parte scoraggia dall’altra parte consola. Se a perdere la testa fosse solo il nostro governo ok, ma se tutto il mondo rincoglionisce io, come dissenziente, mi sento meno responsabilizzato. Combattere il mondo è dura” scrive Borghi su Twitter.
Vorremmo ricordare a Borghi che Djokovic avrebbe dovuto attenersi alle regole che hanno dovuto seguire tutti gli altri partecipanti al torneo: essere il numero uno al mondo non può essere un salvacondotto per poter vivere al di sopra delle regole. Ma d’altronde la Lega non ha mai nascosto la sua simpatia per i ricchi privilegiati.