Marcel Jacobs a Berlino ha corso i 60 in 6,51. l gardesano ha vinto la finale dei 60 del meeting Istaf alla Marcedes-Benz Arena di Berlino, tappa Silver del World Indoor Tour.
Non male, sono abbastanza contento. Mi è dispiaciuto non essere riuscito a trovare in batteria le belle sensazioni che però ho ritrovato in finale”. Così Marcell Jacobs al termine della finale dei 60 metri a Berlino, vinta in 6.51.
“C’è ancora tanto da lavorare, è la prima gara e l’obiettivo è stato abbastanza raggiunto- racconta ai microfoni di Raisport il campione olimpico dei 100 metri alla prima uscita sei mesi dopo Tokyo 2020- Ora si lavorerà in vista della prossima. Va detto che un po’ di tensione c’è stata prima di correre, lo speaker non finiva più di presentarmi…”. Correre da campione olimpico “è stato un enorme piacere e cercherò adesso di onorare in ogni gara e in ogni meeting il titolo che mi sono guadagnato. Era la prima gara e sei mesi erano tanti, la stagione sarà lunghissima ma se continua così non può che migliorare”.
Riguardo al lavoro da fare, “sono uno che purtroppo o per fortuna non si accontenta mai: cercherò di lavorare su ogni dettaglio. L’obiettivo principale adesso è il record europeo indoor, poi vogliamo arrivare al massimo della forma ai Mondiali indoor di marzo. Faremo grandi belle cose”.
L’obiettivo per Jacobs è prepararsi al top per i Mondiali Indoor di Belgrado che si disputeranno dal 18 al 20 marzo. Ancora un mese e mezzo di rodaggio per arrivare al meglio a questo appuntamento.
Le batterie
Batteria vincente il ritorno alle gare di Marcell Jacobs dopo sei mesi. Il gardesano si impone nella batteria dei 60 del meeting Istaf alla Marcedes-Benz Arena di Berlino, tappa Silver del World Indoor Tour, in 6”57, a 10/100 dal proprio record italiano e a 1 centesimo dal tempo con il quale, sulla stessa pista, debuttò un anno fa (per poi correre in 6”55 in finale, entrambi allora personali).
l campione olimpico di 100 e 4×100 (0”152 di reazione allo sparo) è parso un po’ contratto, a tratti quasi rigido e solo nel finale si è lasciato andare. Alle sue spalle, con 6”60, l’ivoriano Arthur Cissé, che dodici mesi fa, in questo contesto, lo beffò in finale per 3/100, quindi il tedesco Lucas Ansah-Peprah (6”69), Nella seconda batteria affermazione del francese Jimmy Vicaut in 6”63