Passa l’Inter, che agguanta la semifinale di coppa Italia, nella serata del tributo a Mourinho, che torna al Meazza dopo 12 anni: tanti cori e lo striscione ‘Bentornato a casa Josè’ vengono dedicati al portoghese, eroe del triplete nerazzurro, dai tifosi di casa.
L’Inter parte fortissimo, imprimendo un ritmo forsennato alla gara. Dopo 2 minuti è già vantaggio: Perisic crossa teso dalla destra e Dzeko spacca la porta di prima intenzione. Proprio il bosniaco, ex della sfida, risulta il migliore in assoluto nella prima frazione: l’attaccante interista è l’ispiratore della manovra, agendo da trequartista, come una sorta di regista avanzato, infilandosi nello spazio tra i due mediani giallorossi, Oliveira e Veretout. Barella coglie la traversa con un bolide da fuori, poi cambia la partita.
La squadra di Inzaghi fa la gara, ma dopo i primi minuti cambia totalmente ritmo, e rallenta, gestisce, cercando di stanare la Roma, attraverso un palleggio piuttosto basso, per attirare i giocatori di Mourinho nei pressi della propria area, e colpire in verticale. I giallorossi sono abbastanza ordinati nel pressing, recuperano diversi palloni sulla trequarti avversaria, e sfiorando il pari con Zaniolo che spara su Handanovic da pochi passi. L’Inter attacca soprattutto a destra con Darmian molto alto dalla parte di Vina. Barella agisce in zona d’attacco, costantemente sulla linea di Sanchez, a formare il trio interista che va in pressione sui difensori della Roma che impostano. Abraham ha pochi palloni giocabili, i compagni cercano spesso di servirlo con il lancio lungo.
Nella Roma bene Mancini, che accompagna l’azione offensiva e, senza palla, esce dalla linea difensiva per andare a togliere spazio agli avversari sulla trequarti giallorossa. A metà del secondo tempo, nel miglior momento della Roma, trascinata da Mkhitaryan, arriva il 2-0 di Sanchez, che trova l’incrocio dei pali con un tiro laser dalla distanza