Parte bene la Juve e ci prova con Danilo di testa e poi con Zakaria. Primo tempo a due punte per Allegri, che parte prudente contro la rivelazione Empoli, tenendo Morata in panchina, con Vlahovic e Kean titolari. Al minuto 17 Vlahovic incrocia in diagonale sfiorando il palo. Il serbo spesso accorcia verso la mediana per cercare palloni giocabili.
L’Empoli pressa alto, e sfrutta Di Francesco come chiave tattica: il numero 11 di Andreazzoli, parte alle spalle del duo di attacco Bajrami-Pinamonti, ma spesso si allarga sulla destra. In questo modo, i toscani si trovano a premere in superiorità numerica quando Stojanovic, terzino destro sale in fase offensvia: Rabiot, esterno sinistro alto del 4-4-2 juventino, e i terzino sinistro bianconero Pellegrini si trovano 2 contro 3 con Di Francesco, Stojanovic e Zurkovski, mezzala sulla destra dell’Empoli, schierato col 4-3-1-2. Il tema tattico è questo, e de Light spesso deve uscire dalla zona centrale per tamponare a sinistra.
Nel momento di pressione dell’Empoli, passa la Juve: sulla sinistra trova spazio Rabiot, che mette un cross per il colpo di testa vincente di Kean appostato sul secondo palo. Dopo pochi minuti pareggia l’Empoli: Zurkovski risolve una mischia nell’area piccola della Juve. Al termine del primo tempo, Bandinelli sbaglia un passaggio a centrocampo, Arthur intercetta, Cuadrado rifinisce, Vlahovic non sbaglia, mandando fuori giri la difesa toscana con una finta decisiva e insaccando il 2-1.
Nella ripresa l’Empoli fa la partita, la Juve colpisce in contropiede. Al 66′ Morata si invola, scarica per Vlahovic che controlla splendidamente e batte Vicario con uno scavetto che non lascia scampo. L’Empoli prova il tutto per tutto, spingendo tanto a sinistra con Parisi entrato nel secondo tempo: prima Bajrami con una punizione tagliata costringe Bonucci alla deviazione aerea, con palla che colpisce il legno. A 15 dalla fine La Mantia riapre le speranze segnando da posizione ravvicinata lasciato colpevolmente solo dalla difesa bianconera.