Nella serata del ricordo di Pino Wilson, eroe del ’74, la Lazio fa la partita dall’inizio alla fine, ma fatica nella prima parte a trovare spazi. Il Venezia si schiera stretto nella zona centrale in fase di non possesso, con l’intento di evitare il gioco in verticale dei biancocelesti. Generoso Immobile, ma non ha i rifornimenti adeguati nella prima frazione per poter concludere. Milinkovic attacca lo spazio senza palla, dettando il passaggio lungo quando la squadra non riesce a sfondare col palleggio.
Felipe Anderson, piuttosto ispirato, ha una buona occasione dopo la mezz’ora, ma angola troppo. Il brasiliano, quando va in velocità sulla destra crea problemi alla difesa dei lagunari. Il Venezia riparte in contropiede, affidandosi alla rapidità di Okereke. Proteste dei biancocelesti nei confronti di Manganiello per un’ammonizione per simulazione a Zaccagni, che cade in area avversaria: l’attaccante esterno della Lazio salterà il derby.
Ad inizio ripresa triangolo Luis Alberto, Milinkovic, Immobile, con gol splendido dell’attaccante campano che però viene annullato per fuorigioco. Al 58′ Luiz Felipe viene abbattuto in area e il numero 17 laziale trasforma con freddezza il tiro dagli undici metri. Il bomber laziale segna il gol numero 144 in serie A e supera Piola come giocatore della Lazio più prolifico nella massima serie.
L’atteggiamento del Venezia è passivo, mentre la Lazio, dopo il vantaggio, si scioglie, e mette Immobile e Luis Alberto nelle condizioni di battere a rete dal limite, manovrando di prima con precisione. Alla fine, la squadra di Sarri porta a casa tre punti preziosi per la classifica.