Atto di violenza a seguito di una partita di calcio. Hanno bloccato, minacciato e denudato un calciatore straniero dell’Avellino dopo la disfatta interna con il Foggia dello scorso 4 maggio, persa dagli irpini per 2 a 1, ritenendolo indegno di vestire i colori della squadra: sono state le immagini dei sistemi di videosorveglianza a incastrare tre ultrà dell’Avellino, un 22enne e due 30enni, già destinatari di un daspo, ai quali oggi la Polizia di Stato di Avellino, al termine di indagini coordinate dalla Procura, ha notificato tre arresti ai domiciliari.
Del gruppo di ultras ha fatto parte anche una donna, in via di identificazione. I reati contestati dagli investigatori della Digos sono rapina aggravata (della tuta che il giocatore indossava) in concorso, violenza e minaccia. Il giocatore è stato bloccato mentre tornava a casa, in auto, con un compagno di squadra. All’Avellino, in quella gara di play off di serie C, sarebbe bastato anche un pareggio per nutrire ancora la speranza di una promozione in serie B.
Alla sconfitta seguì una conferenza stampa durante la quale il presidente della società pronunciò dure parole contro il comportamento in campo di alcuni suoi giocatori. Quella stessa notte un altro giocatore è stato inseguito da una vettura riconducibile a uno dei tre indagati.