di Lorenzo Landi
Donnarumma 5.5: inizia male con due incertezze con i piedi, non compie parate particolarmente difficili ma la più grande occasione per gli inglesi viene proprio da un suo errore in disimpegno.
Dimarco 6: partita di difesa la sua, non spinge quasi mai ma in compenso si difende alla grande dagli attacchi di Sterling e Saka; buona prestazione nel complesso.
Acerbi 6.5: fa valere il fisico contro Mount e Abraham e ha quasi sempre la meglio, solido nei contrasti e ordinato con i piedi.
Gatti 6.5: gli occhi erano puntati tutti su di lui e non ha sfigurato, anzi, dopo un’iniziale comprensibile difficoltà legata alla posizione nella linea, acquista sicurezza e si candida per un posto da titolare sia in nazionale che nella Juve. Peccato per l’ammonizione sicuramente evitabile.
Di Lorenzo 6: spinge molto, specialmente nel primo tempo, ma allo stesso tempo soffre Grealish sulla sua fascia di competenza; mette buone palle in area e corre instancabile nonostante sia una delle ultime partite della stagione; nel secondo tempo arretra il suo raggio d’azione e la sua prestazione diventa di sacrificio.
Frattesi 6.5: personalità che emerge da tutte le giocate fatte; poteva non essere una serata facile per la grande fisicità degli inglesi, ma lui ha la meglio su di loro con la qualità del palleggio. Molto apprezzabili e funzionali gli scambi con Locatelli e Pessina che, nel primo tempo, permettevano agli Azzurri di imbastire la manovra d’attacco.
Tonali 6: il giocatore più in difficoltà nel nostro centrocampo; ha una ghiottissima occasione al 25esimo ma la spreca calciando addosso a Ramsdale. Da quel momento esce un po’dalla partita e sembra svagato in alcune situazioni fino ad arrivare al fallo tattico dell’ultimo minuto.
Locatelli 6.5: gioca un’ora da vertice basso e lo fa ottimamente, mettendo il fisico quando necessario e imponendosi con la tecnica in altre occasioni. Apprezzabilissimi sia il lancio di 60 metri che ha propiziato l’occasione di Tonali sia un buon disimpegno su Abraham. Esce dopo 65 minuti un po’ contrariato per far spazio ad Esposito.
Pessina 7: oggi abbiamo visto la miglior partita di Pessina di questa stagione, arrivata l’11 giugno con la maglia della nazionale e non con quella dell’Atalanta. Corre all’80esimo come fosse il primo minuto, giocate di una intelligenza tattica sopra la media e un paio di conclusioni che potevano aver maggior fortuna, questa è stata in breve la partita di Pessina. L’unico rimorso per i tifosi bergamaschi è non averlo mai visto così quest’anno.
Scamacca 6.5: anche lui uno dei migliori in campo: fa a sportellate per 75 minuti poi esce stremato, giustamente. I difensori inglesi non sono certo morbidi nei loro modi ma l’attaccante del Sassuolo si fa valere e arriva anche una volta al tiro, sparando alto. Ha dimostrato molta tecnica individuale – non lo scopriamo certo oggi- ma anche tecnica funzionale alla manovra, non scontata; incarna sempre di più le vesti dell’attaccante moderno, fisico e tecnico
Pellegrini 5.5: non è certo stato protagonista come nelle partite precedenti ma il suo zampino c’è sempre nelle azioni degli azzurri; imprescindibile per questa nazionale e per quella che verrà, perché un leader tecnico di questo calibro non può che esserne un punto fermo.
Sostituti:
Gnonto, 64′: entra in modo energico e dà imprevedibilità e rapidità all’attacco azzurro, cerca di scappare tra le maglie stanche della difesa inglese e sfiora pure il palo a dieci minuti dal fischio finale. 6.5
Esposito, 64′: entra molto bene in campo il ragazzo della Spal scuola Inter; dimostra subito qualità e una visione di gioco interessante per un ventiduenne che ancora in Serie A non ha esordito. Se troverà spazio in A questa stagione potrà diventare veramente una pedina per lo scacchiere di Mancini per i prossimi anni, il potenziale c’è tutto.
Raspadori, 78′: S.V
Florenzi, 88′: S.V.
Cristante, 88′: S.V.
Argomenti: Calcio