«Giusto fare chiarezza, giusto subito verificare tutto ma il movimento è sano, serio, il movimento è rispettoso delle regole poi se ci sono stati episodi su singole atlete che devono essere verificati non mi permetto di dare dei giudizi». È quanto affermato dal presidente del Coni, Giovanni Malagò a margine dell’incontro svoltosi questa mattina a Roma con il ministro dello Sport e dei Giovani, Andrea Abodi, ed il presidente della Federginnastica, Gherardo Tecchi. L’incontro è durato circa un’ora in merito al caso dei presunti abusi psicologici denunciati a mezzo stampa da due ex atlete della nazionale italiana di ginnastica ritmica.
«Credo in quello che hanno detto le ragazze, voglio che queste cose siano sistemate e che l’ambiente sia più lindo e trasparente possibile. Non possiamo permetterci certe cose, ne va della credibilità della federazione». Lo dice Gherardo Tecchi, presidente della Federginnastica (Fgi), in merito alle denunce delle atlete della ginnastica ritmica, durante una conferenza stampa con il ministro dello sport Andrea Abodi e il presidente del Coni Giovanni Malagò.
«Il nostro è uno sport giovanissimo, la maggior parte dei tesserati è sotto i 18 anni e dobbiamo avere un’attenzione particolare – sottolinea Tecchi. Prima di tutto viene l’atleta e noi abbiamo il massimo rispetto degli atleti. Questa storia sarà valutata dagli organi competenti in modo attento e particolare».
«Noi abbiamo due strutture, la procura federale e il safeguarding officer. Noi come parte politica non c’entriamo nulla. So solo che hanno già convocato le ragazze per il prossimo giovedì. Devono sentire, valutare, capire cosa c’è e cosa non c’è», conclude il numero uno della ginnastica italiana.
Cosa è successo?
Dopo Nina Corradini e Anna Basta, anche l’ex campionessa mondiale di ritmica Giulia Galtarossa rompe il silenzio sulle umiliazioni e sugli abusi psicologi subiti dallo staff della Nazionale. «Una volta – racconta Galtarossa a `La Repubblica´ – le allenatrici fecero schierare tutte le compagne davanti a me, poi una di loro mi chiese di fare un passo indietro e di girarmi di spalle per far vedere quanto fosse grosso il mio sedere». Due volte iridata in carriera con le Farfalle, a 31 anni l’ex azzzurra non ha dubbi:
«Se mi chiedono di riconsegnare le medaglie vinte nella ritmica per riavere la felicità non avrei dubbi: direi di sì. L’esperienza all’Accademia di Desio mi ha rovinato la vita». L’ex atleta di Padova svela anche che, una volta lasciata la ginnastica, «ho iniziato un percorso in un centro per i disturbi dell’alimentazione: mi hanno diagnosticato una sindrome da alimentazione incontrollata. Una malattia che ha condizionato la mia vita sociale, per tanto tempo non sono uscita di casa».