Coach Antonelli racconta in un post su Facebook l’emozionante trasferta della Tam Tam Basket In Romania per la partecipazione ad un campionato europeo under 17. Per i giovani di Castel Volturno è la prima occasione di scambio sportivo e culturale all’estero: il primo aereo, la prima capitale straniera, la prima palestra fuori Italia, i primi spogliatoi con le lingue diverse e il confronto con realtà totalmente nuove.
Un sogno che si realizza per tanti e che lascerà un segno indelebile nella loro formazione e sulle loro scelte di vita.
Ma chi leggerà sino alla fine il post di Antonelli scoprirà che per alcuni giocatori, troppi anche si trattasse di uno solo, quel viaggio o meglio il mancato viaggio, molto probabilmente, si trasformerà in un’occasione di delusione e di rabbia che potrebbe sfociare addirittura in odio.
Ad alcuni ragazzi, infatti, è stato impedito il viaggio perché il loro permesso di soggiorno non era stato ancora rinnovato, pur avendo fatto richiesta da tempo.
Al di là dei dibattiti sulle varie norme per Ius Scholae, Ius Culturae, Ius Soli, lasciare a casa alcuni componenti di una squadra giovanile per una ragione burocratica è un atto grave e ingiusto, che un Governo e le sue Istituzioni dovrebbero impedire.
Speriamo nel futuro prossimo perché, come diceva Nelson Mandela: “Nessuno nasce odiando i propri simili a causa della razza, della religione o della classe alla quale appartengono. Gli uomini imparano a odiare e se possono imparare a odiare, possono anche imparare ad amare, perché l’amore, per il cuore umano, è più Naturale dell’odio”.