Giornalista Usa muore d'infarto in Qatar ma il fratello accusa: "Lo hanno ucciso"
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Giornalista Usa muore d'infarto in Qatar ma il fratello accusa: "Lo hanno ucciso"

Grant Wahl è morto d'infarto durante la partita Argentina-Olanda. Nei giorni precedenti era stato fermato dalla polizia del Qatar perché aveva una maglia arcobaleno

Giornalista Usa muore d'infarto in Qatar ma il fratello accusa: "Lo hanno ucciso"
Grant Wahl morto di infarto durante i mondiali del Qatar
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10 Dicembre 2022 - 11.43


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Una morte improvvisa (e con qualche mistero) Dramma ai Mondiali in Qatar, un giornalista americano è morto d’infarto durante la partita Argentina-Olanda.

Grant Wahl, 48 anni, aveva lavorato per la rivista Sports Illustrated come esperto di calcio prima di entrare a far parte di CBS Sports nel 2021, canale per il quale stava seguendo i Mondiali. Il reporter aveva già fatto notizia perché arrestato in Qatar per aver indossato una maglietta arcobaleno. A dare la notizia è stata la moglie di Wahl confermando che a stroncarlo è stato un attacco cardiaco. Nel suo podcast quotidiano aveva detto di avere un po’ di bronchite, forse causata dalla fortissima aria condizionata, e per questo era sottoposto ad una cura antibiotica.

Grant Wahl è deceduto mentre copriva i quarti di finale tra Argentina e Olanda. Secondo la radio americana NPR, è crollato in sala stampa mentre la partita volgeva al termine. Il personale medico ha praticato un soccorso d’urgenza sul posto prima di portarlo via in barella. Secondo il quotidiano americano The Wall Street Journal, Wahl sarebbe morto per un attacco di cuore.

Aveva avuto un attacco di bronchite – Nei giorni scorsi Grant Wahl aveva raccontato di essersi recato in un ospedale a Doha per problemi respiratori. Qui gli avevano diagnosticato una bronchite, forse causata dalla fortissima aria condizionata presente in tutti gli ambienti del Qatar. Aveva anche fatto un test Covid risultato poi negativo. I medici lo avevano quindi dimesso prescrivendogli una cura a base di antibiotici e sciroppo per la tosse.

Wahl era sposato con un medico, Celine Gounder, nota specialista in malattie infettive apparsa più volte in televisione durante la pandemia di Covid-19. Wahl era stato trattenuto il 21 novembre dal personale di sicurezza in Qatar perché – come da lui stesso reso noto su Twitter – aveva indossato una maglietta arcobaleno alla partita tra Stati Uniti e Galles, per sostenere i diritti LGBT+.

Grant Wahl, uno dei più noti esperti di calcio negli Usa – Era alla sua ottava Coppa del Mondo di calcio perché il soccer, come lo chiamano gli anglofoni, era il suo pane. Grant Wahl è uno dei reporter più competenti del settore nel mondo dei media a stelle e strisce. E’ stato tra gli 82 giornalisti premiati dalla Fifa proprio per aver seguito tutte le ultime edizioni dei mondiali. Laureato nel 1996 a Princeton, ha lavorato dal 1996 al 2021 per Sports Illustrated e per questa rivista seguiva il basket universitario e ovviamente il calcio.

Le accuse del fratello

Mi chiamo Eric Wahl. Vivo a Seattle, Washington. Sono il fratello di Grant Wahl. Sono gay. «Sono la ragione per cui ha indossato la maglia arcobaleno ai Mondiali. Mio fratello era sano. Mi ha detto di aver ricevuto minacce di morte. Non credo che mio fratello sia semplicemente morto. Credo sia stato ucciso. E chiedo solo aiuto». Inizia così un video postato su Instagram dal fratello del cronista della Cbs morto ieri sera mentre seguiva i quarti di finale Olanda-Argentina in Qatar.

«Stiamo ancora cercando di scoprire cosa è successo – aggiunge – È crollato allo stadio, ha ricevuto la rianimazione cardiopolmonare, è stato portato da Uber in ospedale ed è morto. Abbiamo appena parlato con il Dipartimento di Stato e Celine (la moglie, ndr) ha parlato con Ron Klain e la Casa Bianca».

Lo scorso 21 novembre, Wahl aveva raccontato di essersi visto rifiutare l’ingresso alla partita di esordio degli Usa contro il Galles e di essere stato trattenuto per circa 25 minuti per aver indossato una maglietta arcobaleno a sostegno dei diritti LgbTQ. Wahl aveva poi aggiunto che la FIFA si era scusata con lui.

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