Niccolò Zaniolo è sempre più un corpo estraneo nella Roma di Josè Mourinho. Dopo le durissime parole dell’allenatore portoghese, il giovane calciatore è stato coinvolto in un brutto e preoccupante episodio.
Un gruppo di 15 ultrà giallorossi si è presentato ieri sera poco dopo mezzanotte sotto la sua abitazione a Casal Palocco per insultarlo e minacciarlo. A chiamare il 112 è stato il team manager della Roma calcio preoccupato dalla presenza dei tifosi che, nei giorni scorsi, avevano preso di mira il calciatore sui social. Sul posto è intervenuta la polizia. Indagini in corso per risalire ai responsabili.
Alcuni tifosi della Roma, dopo averlo riconosciuto, lo hanno inseguito in auto nei pressi di Casal Palocco e una volta raggiunto lo hanno pesantemente insultato e minacciato, anche di morte, dalla macchina. Tanto lo spavento per il trequartista giallorosso che ha chiesto anche l’intervento della Polizia.
Nel frattempo, sempre nella notte, a Trigoria è stato affisso un altro striscione. «Via da Trigoria uomini di poco conto, codardi e approfittatori? Sostegno incondizionato solo per chi rispetta i nostri colori!» è il testo firmato `ROMA´, uno dei principali gruppi della Curva Sud.
«Non servono parole, solo tanta pena per voi». È il commento sui social della sorella di Zaniolo, Benedetta, che ha pubblicato una storia Instagram nella quale riporta gli striscioni contro il fratello e gli insulti e le minacce che sono stati rivolti a lei e alla sua famiglia in questi giorni. Dalla Roma, per il momento non arriva alcun commento, ma il club condanna ogni gesto di violenza nei confronti del suo calciatore.
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