Prima il grande dolore e adesso tante domande che non hanno ancora una risposta. Il telefono l’ha acceso “ma dentro non c’era più niente. Cancellati gli sms, la rubrica, e i messaggi WhatsApp. Anzi, sparita anche la app di WhatsApp”.
Mamma Elizabeth è disperata: la sua Julia non c’è più e il vuoto è incolmabile. Vuole capire, vuole sapere il perché di tutto questo. Ne ha diritto. Il telefono di Julia Ituma, trovata morta verso le 5:30 di giovedì mattina dopo essere precipitata da una finestra del sesto piano dell’hotel Burhan Felek Sports Hall di Istanbul dove soggiornava con la Igor Novara, è stato sequestrato dalla polizia e poi consegnato al personale del consolato italiano a Istanbul. “Gli inquirenti hanno sicuramente copiato il contenuto per capire con chi ha parlato e chattato prima di morire”, le sue parole.
La Igor Novara ha smentito l’esistenza di un messaggio di addio di Julia alla squadra attraverso un comunicato. Così come l’esistenza di un ragazzo che avrebbe parlato e litigato con Julia, salvo poi mandare messaggi alle compagne per accertarsi delle sue condizioni.
L’autopsia è stata fatta e si attende l’esito, gli esami tossicologici sono da completare. Mamma Elizabeth lascia Istanbul e riparte verso Milano: martedì mattina alle 11 verranno celebrati i funerali di Julia nella chiesa di San Filippo Neri nel quartiere della Bovisasca, la parrocchia dove ha iniziato a giocare a volley. Oggi il rientro della salma in Italia. “Non mi sono mai accorta assolutamente di niente, lei non parlava di sé se non in termini positivi. E ora io sono piena di sensi di colpa”.