Sul caso Artem Uss, il ministro della Giustizia Carlo Nordio cade dal pero e si dice sorpreso dalla valanga di critiche che lo ha travolto. «E’ singolare che si affermi, con palese contraddizione, che il ministro sarebbe dovuto intervenire per limitare o condizionare la capacita’ di decisione della Corte di Milano».
«La sequenza di critiche, insinuazioni, soggettive interpretazioni della legge e dilettanteschi commenti di sgrammaticatura giuridica, impongo una chiarificazione».
«Sono ingiustificabili e non comprensibili – ha ribadito il guardiasigilli – vuoti di cognizione tecnica del diritto sostanziale e processuale: abbiamo ascoltato osservazioni stravaganti che il ministero avrebbe avuto il potere di impugnare le decisioni della magistratura, che il ministero avrebbe avuto un onore di controllo, che vi sia stato un difetto di informazione nei confronti dell’autorità giudiziaria»
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