Gasperini minimizza gli insulti a Vlahovic: "Non è razzismo ma solo maleducazione..."
Top

Gasperini minimizza gli insulti a Vlahovic: "Non è razzismo ma solo maleducazione..."

Gian Piero Gasperini, sul versante Atalanta, vuole derubricare all'«offesa a un singolo» il coro «sei uno zingaro» che durante la partita con la Juventus è stato rivolto a Dusan Vlahovic dalla Curva Nord

Gasperini minimizza gli insulti a Vlahovic: "Non è razzismo ma solo maleducazione..."
Gian Piero Gasperini
Preroll

globalist Modifica articolo

7 Maggio 2023 - 18.54


ATF

Gasperini minimizza e sbaglia. Perché queste cose vanno avanti da anni e per anni moilti non hanno voluto vedere il problema parlando di goliardia, di maleducazione o di semplici sfottò. E infatti questo fenomeno non è stato estirpato e torna puntuale.

 «Non è razzismo, ma maleducazione». Gian Piero Gasperini, sul versante Atalanta, vuole derubricare all’«offesa a un singolo» il coro «sei uno zingaro» che durante la partita con la Juventus è stato rivolto a Dusan Vlahovic dalla Curva Nord, il settore più caldo dei tifosi di casa, con tanto di stop dell’arbitro Doveri alla partita per 1′. La polemica è forte. «Lega e Figc, cosa deve succedere per sospendere una partita per razzismo?», twitta Mauro Berruto, ex ct della pallavolo e responsabile sport del Pd, parlando di «vergogna». E ora la parola passa al giudice sportivo.

Tra gli ultrà Atalanta e Vlahovic si tratta certo di ruggini risalenti alla militanza alla Fiorentina del centravanti serbo nella scorsa stagione quando fu bersagliato anche in fase di interviste dopo il triplice fischio, in campionato, l’11 settembre del 2021. Ma il nuovo episodio, vista anche l’esultanza polemica di Vlahovic al successivo gol del 2-0 e il giallo di Doveri che ha poi `frenato´ il centravanti tentato da altre risposte, riaccende il caso razzismo dopo il caso Lukaku-Juve.

In questa stagione, non c’è alcuna recidiva per il Gewiss Stadium di Bergamo, il club ospitante rischia una multa salata dal Giudice Sportivo dopo la sospensione del match all’inizio del recupero del secondo tempo, decisi da regolamento dall’arbitro Daniele Doveri tra due successivi richiami dello speaker. «Il razzismo è gravissimo e va combattuto, ma in questo caso si tratta piuttosto di maleducazione. È rivolto a un singolo. Il razzismo è una cosa più seria – le argomentazioni del tecnico nerazzurro intervenuto a Dazn -. Se parlate di razzismo siete completamente fuori strada. Noi abbiamo Pasalic e Djmsiti, in passato Ilicic: avrebbero dovuto fare cori anche a loro. Condanno qualsiasi gesto di maleducazione, ma è come il coro `figlio di p.. o i ´buu’ anche se nella propria squadra si hanno giocatori di colore».

Se l’allenatore di casa minimizza, Massimiliano Allegri è più drastico. Lasciamo i razzisti in un angolo seza dare loro pubblicità, il senso del suo intervento in sala stampa dopo la vittoria con Vlahovic a vendicarsi raddoppiando all’8′ di recupero ed esultando sotto il pubblico che l’aveva offeso fino a prendersi il cartellino.

«Purtroppo questi fatti che capitano vanno combattuti: bisogna essere bravi a far finta di niente, bianchi, neri o gialli che siano. La forza d’ignorare potrebbe aiutare a zittire tutti», l’appello del bianconero. «Per il resto – conclude – lasciamo giudicare e prendere provvedimenti chi di dovere», la chiusura di Allegri. «Lega e Figc, cosa deve succedere per sospendere una partita per razzismo?», twitta Mauro Berruto, ex ct della pallavolo e responsabile sport del Pd, parlando di «vergogna»

Native

Articoli correlati