Tennis, da Sinner a Musetti: come va il 2023 dei big italiani
Top

Tennis, da Sinner a Musetti: come va il 2023 dei big italiani

Il tennis italiano non ha mai brillato così tanto come negli ultimi anni. Il movimento tennistico nazionale, infatti, ha prodotto negli ultimi tempi dei veri e propri talenti in grado di dire la loro sui campi internazionali

Tennis, da Sinner a Musetti: come va il 2023 dei big italiani
Jannik Sinner
Preroll

globalist Modifica articolo

13 Giugno 2023 - 16.50


ATF

Il tennis italiano non ha mai brillato così tanto come negli ultimi anni. Il movimento tennistico nazionale, infatti, ha prodotto negli ultimi tempi dei veri e propri talenti in grado di dire la loro sui campi internazionali e mettere paura anche ai mostri sacri del tennis mondiale come Djokovic, Alcaraz, Tsitsipas e Rune. Un momento estremamente positivo soprattutto per la classifica maschile che porta ben sei atleti nella top 100 mondiale, con Sinner, Musetti e Berrettini tra i primi venti al mondo. Un exploit che ha portato a una rinnovata passione di tutta l’Italia che ora vede, tra gli sport più praticati e seguiti, proprio il tennis al terzo posto dopo calcio e nuoto.

Sinner 

Attualmente il miglior tennista italiano, al nono posto della classifica ATP. Nei primi mesi del 2023 ha messo a segno la vittoria di prestigio come il 250 di Montpellier che gli garantisce il settimo titolo in carriera e le grandi vittorie su Stan Wawrinka e Taylor Fritz a Indian Wells. In questa occasione Sinner, a guardare le quote sul tennis era partito con buona chance di vittoria, ma ha dovuto arrendersi in semifinale a Carlos Alcaraz conquistando, comunque, il titolo virtuale di primo italiano a raggiungere i quarti di finale del torneo. La prima parte di stagione si chiude per lui a Barcellona, ai quarti di finale, dove però si deve ritirare per infortunio alla vigilia della sfida contro il connazionale Musetti.

Leggi anche:  Lavoro, cresce la richiesta di specialisti della sicurezza informatica ma manca il personale

Musetti 

E proprio Musetti è attualmente il secondo italiano messo meglio in classifica ATP. Diciassettesimo posto per lui e la perla del 2023 della vittoria contro il mito Novak Djokovic a Montecarlo dove, partendo in svantaggio, ha recuperato dall’iniziale 4-6 a un secco 7-5, 6-4. Se il 2022 di Musetti è stato quasi perfetto il 2023 è ancora in cerca di identità. Forse con un peso in più sulle spalle per le aspettative in lui riposte, Musetti ha alternato grandi prestazioni a sconfitte inspiegabili. E quando le cose iniziano ad essere altalenanti arriva la paura di sbagliare. Nella seconda parte di stagione Musetti deve ritrovare quella spensieratezza e ricostruire quella autostima che l’ha contraddistinto fino al termine della stagione passata.

Berrettini 

Falcidiato dagli infortuni anche Berrettini deve ritrovare la forma migliore. E il 2023 non era neanche iniziato male con la United Cup e la sconfitta solo in semifinale contro Tsitsipas. Una serie di sconfitte contro mostri del tennis come Andy Murray agli Australian Open lo portano fuori dalla top 20 dell’ATP dopo tre anni e mezzo. Prova a riprendersi a Montecarlo grazie alle vittorie su Cressy e Cerundolo ma ancora una volta gli addominali lo tradiscono costringendolo a ritirarsi dal torneo. La sua forza non si discute ma se vuole avere continuità e finire l’anno nel modo migliore ha bisogno di uscire da questo tunnel e ritrovare la condizione migliore.

Leggi anche:  Organizzare il pic-nic perfetto e trascorrere tempo all'aperto

Sonego 

Al numero 52 della ATP anche Sonego non sta vivendo un momento brillante. Il 2022 era finito splendidamente con le finali di Coppa Davis a novembre e l’impresa sfiorata agli Australian Open contro Hubi Hurkacz. Il 2023, invece, ha visto un andamento ondivago con un numero pari di vittorie e sconfitte. Vede la gloria con la vittoria a Dubai contro Auger-Aliassime e arriva al quarto turno di Miami grazie alle vittorie su Thiem, Evans e Tiafoe. Deve arrendersi a Francisco Cerundolo ma grazie a questa ottima prestazione ritrova anche una posizione in classifica di tutto rispetto.

Cecchinato e Arnaldi 

Il primo classe ’92, l’altro classe 2001. Il primo che ha visto rinascere la sua carriera a trent’anni dopo qualche giro a vuoto e qualche infortunio di troppo. Il secondo che cerca di emergere tra i grandi conquistando a maggio per la prima volta l’ingresso nella top 100 dell’ATP. Due storie diverse ma simili con i due tennisti che fanno ormai parte dei big italiani e, nonostante la differenza d’età, la grandissima voglia di dimostrare quanto valgono.

Native

Articoli correlati