I razzisti sono ovunque, anche se i padrini politici dei razzisti negano che il razzismo esista e parlano solo di vittimismo quando qualcuno dalla pelle diversa da quella bianca o figlio di stranieri si lamenta di insulti, angherie o peggio.
Così è capitato che un sedicente tifoso della Lazio (chissà se lo è per davvero) nonché leone da testiera se ne è uscito sui social con una considerazione vomitevole:
“Con gli ultimi acquisti e la ormai prossima cessione di Marcos Antonio, torneremo ad avere una rosa senza giocatori di colore: buongiorno”.
Marcos Antonio è un centrocampista brasiliano della Lazio arrivato lo scorso anno che potrebbe. – è una ipotesi – essere ceduto perché pur essendo molto bravo nel campionato passato non si è adattato molto al gioco di Sarri. Ma è un brasiliano di colore e l’idiota razzista non ha perso tempo per esultare all’ipotesi di una Lazio ‘bianca’.
Subito dopo lo stesso Marcos Antonio ha reagito sui social: “È incredibile e inaccettabile che al giorno d’oggi dobbiamo ancora leggere questo tipo di situazione. Quindi sappi che non mi scuoterai affatto. La mia testa sarà sempre alta e desiderosa di lottare contro queste assurdità.
Un commento a cui hanno fatto seguito decine di laziali veri disgustati dal razzismo.
Un episodio, come detto, schifoso ma un colpo di coda, perché le cose stanno cambiando: la maggioranza dei tifosi della Lazio reagisce in maniera sempre più ferma e decisa nei confronti delle sparute minoranze che ancora fanno cori razzisti e che sono sempre sommersi di fischi.
Non solo: grazie ad una associazione, Lazio e Libertà, il tema di liberare la Lazio dal razzismo e dall’uso politico del tifo è diventato molto sentito e sempre più tifosi hanno scelto di contrastare civilmente e in maniera pacifica ogni forna di razzismo o altro. Anche la società ha preso posizioni sempre più nette e dure contro questi episodi e molti tifosi espressione del mondo della cultura e del giornalismo si sono apertamente schierati contro questa deriva. Tra tutti Riccardo Cucchi, tra i più amati giornalisti Rai (ora in pensione) e tifoso della Lazio.
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