Dopo l’ultimo episodio a Milano, con la schermitrice ucraina Olga Kharlan, squalificata dai mondiali per non aver stretto la mano alla russa Anna Smirnova, il ministero dello Sport ucraino ha revocato il divieto ai suoi atleti di partecipare alle gare, comprese quelle che qualificano alle Olimpiadi di Parigi 2024, che prevedono la partecipazione di atlete ed atleti provenienti da Russia e Bielorussia.
Il Comitato olimpico nazionale ucraino presieduto dallo stesso ministro dello sport Vadym Gutzeit, lo scorso aprile aveva annunciato che gli atleti ucraini non erano autorizzati a competere nel caso di presenza di atleti con passaporto russo e bielorusso. A dare comunicazione della revoca del divieto è il membro del parlamento ucraino e già oro olimpico nella lotta greco-romana Zhan Beleniuk precisando che «la condizione principale è che i rappresentanti della Federazione Russa e della Bielorussia siano neutrali».
Episodi come quelli accaduti nelle ultime ore al `Milan Convention Center´ di Milano come il ritiro volontario dello schermidore ucraino Ihor Reizlin perché avrebbe dovuto affrontare un avversario con passaporto russo, il neutrale Vadim Anokhin oppure la mancata stretta di mano a fine incontro da parte di una campionessa del calibro dell’ucraina Olga Kharlan (che è stata squalificata) nei confronti della russa Anna Smirnova, con la nuova direttiva del ministero dello sport di Kiev non dovrebbero più accadere. Lo sport ucraino ha, infatti, revocato il divieto ai suoi atleti di gareggiare contro atleti con passaporto russo e bielorusso.
L’Ucraina a seguito della presenza di atleti russi e bielorussi ha boicottato i Campionati mondiali di judo e taekwondo. Il Comitato Olimpico Internazionale per aver raccomandato alle federazioni internazionali di invitare gli atleti russi e bielorusso in forma neutrale e individuale ma che non abbiano collegamenti con le forze dell’ordine o armate, è stato fortemente criticato dal governo ucraino.
«Il Cio è un promotore di guerra, omicidio e distruzione», erano state le parole arrivate dalla capitale dell’Ucraina e che non erano affatto piaciute al presidente del Cio, Thomas Bach e a tutto il movimento olimpico. Nel frattempo c’è attesa per la decisione che prenderà il Comitato Olimpico Internazionale circa l’ammissione alle Olimpiadi di Parigi 2024 degli atleti neutrali ed indipendenti russi e bielorussi. Il ministro degli esteri ungherese Pe’ter Szijja’rto’ dopo aver incontrato a Fukuoka a margine dei Mondiali di nuoto il vicepresidente del Cio, Ng Ser Miang di Singapore, ha suggerito che «la partecipazione di atleti russi e bielorussi alle Olimpiadi del prossimo anno a Parigi potrebbe aiutare a raggiungere un accordo di pace nella guerra contro l’Ucraina».
Argomenti: guerra russo-ucraina