Claudio Lotito, presidente della Lazio e senatore di Forza Italia, è stato intervistato da Radio Roma Sound. Un’intervista nella quale il presidente biancoceleste ha toccato diversi temi caldi.
«La cosa che m’inorgoglisce è che oggi la rosa della Lazio, rispetto a quando l’ho presa io vent’anni fa, che era una Cenerentola, un punto di partenza, oggi è un punto di arrivo. Ha credibilità a tutti i livelli soprattutto a livello internazionale dove, l’ho riscontrato con i vari club, viene considerata e rispettata».
«Normalmente i giocatori della Lazio erano oggetto di attenzione e venivano acquistati da altre società. Oggi viceversa è capitato che anche la Lazio ha potuto acquistare giocatori da grandi club, gli stessi che nella storia avevano sempre acquistato i giocatori della Lazio. Sa a chi mi riferisco. Questo significa che siamo credibili, che il nostro progetto di crescita sta prendendo corpo. Io amo dire che non vendo sogni, ma solide realtà».
«Stiamo lavorando per dare alla Lazio e alla collettività uno stadio. Vedrete che poi alla fine, col tempo, spero il più breve possibile, possiamo in qualche maniera dare delle risposte. Dobbiamo sicuramente avere lo stadio di proprietà».
«L’approccio è sbagliato, qui non c’è chi arriva prima. Qui c’è il problema di risolvere questa vicenda. Noi vogliamo farlo, non stiamo facendo una gara a chi arriva prima e a chi arriva dopo. Noi vogliamo risolvere il problema nel modo migliore per avere una struttura che sia la casa dei laziali, dove i tifosi biancocelesti siano contenti di poterci andare e la rispettano perché la considerano casa propria. Il Flaminio? E’ una delle ipotesi su cui stiamo lavorando».
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