Adam Marusic, terzino della Lazio di origine montenegrina, è stato vittima di una terribile aggressione martedì scorso, dopo la partita di qualificazione a Euro2024 tra il Montenegro e la Serbia.
Marusic si trovava in un ristorante, dopo aver perso il match per 3 a 1, insieme alla sua famiglia e a uno dei suoi agenti, Uros Jankovic. Il gruppo è stato aggredito da due persone, Niksa e Kostadin Terzic, figli del direttore generale della Stella Rossa Zvezdan Terzic, entrambi arrestati.
In manette anche il proprietario del club Nana, che insieme ai due Terzic e alla security del suo club ha picchiato Jankovic, destinatario dell’agguato, nel quale sono stati coinvolti anche Marusic e sua madre.
L’agente ha raccontato di un aggressione simile a un attacco terroristico: i Terzic hanno bloccato la strada con le auto, hanno colpito la macchina sulla quale viaggiava il calciatore con la sua famiglia e l’agente, e poi lo hanno picchiato con pistole e manganelli, sferrandogli oltre 30 colpi.
“Hanno aggredito me, Marusic, sua moglie e sua madre. I figli di Zvezdan Terzic e il proprietario di ‘Nana’, con l’aiuto di diversi aggressori, mi hanno colpito freneticamente con le pistole alla testa e alle parti vitali del corpo. Ad un certo punto ho ho perso conoscenza e hanno continuato a colpirmi. Mi sono rotto lo zigomo e la gamba sinistra. Sono stato trasferito all’ospedale, dove sono stato operato”.
Il procuratore ha spiegato che poco più di un anno fa ha avuto un conflitto col dirigente della Stella Rossa: “Da allora c’è stato il mio problema con lui e la sua famiglia, mi aspettavano in diversi posti”.
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