Il Verona calcio nei guai. Le indagini preliminari sui conti della società guidata da Maurizio Setti ha portato il giudice a disporre il sequestro della società. Il sequestro è stato eseguito nei giorni scorsi dal nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza di Bologna.
Il presidente Setti sarebbe quindi indagato per bancarotta fraudolenta, accusato di aver spostato la società Verona dal pacchetto azionario di una srl a lui riconducibile, fallita nel 2021, senza pagarne il corrispettivo. A Setti sarebbe contestata la finta vendita della società calcistica infragruppi sempre a lui riconducibili.
Il provvedimento cautelare, scrive la Gdf in una nota, scaturisce da indagini condotte a seguito del fallimento di una Spa già proprietaria della suddetta e integra partecipazione azionaria. Gli accertamenti condotti avrebbero evidenziato episodi di distrazione, perpetrati tramite la cessione delle azioni rappresentative dell’Hellas Verona dalla società fallita alla Star Ball Srl, anch’essa riconducibile al medesimo imprenditore, cioè il patron del club, Maurizio Setti.
Dopo aver disposto il sequestro preventivo dell’intera partecipazione detenuta da Star Ball Srl, il gip del tribunale di Bologna ha nominato come custode della quota il commercialista Stefano Reverberi. Setti è coinvolto anche in un’altra inchiesta, diretta dalla Procura di Reggio Emilia e condotta da Guardia di Finanza e Polizia, che lo vede indagato in una presunta maxi frode fiscale da dieci milioni di euro.
Le azioni della società sequestrate a Maurizio Setti sono adesso nelle mani di un custode giudiziale. L’importo del sequestro corrisponde all’incirca al valore della società che oscilla tra i 45 e i 50 milioni di euro.
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