Aurelio De Laurentiis in questio giorni è scatenato: durante un evento in Senato con i membri del Napoli Club Parlamento, il presidente del Napoli ha parlato delle riforme da attuare in Serie A, lanciando un attacco alle realtà più piccole.
“Bisogna resettare la Lega, non è riducendo la Serie A a 18 squadre che si risolvono i problemi. C’è un campionato della parte sinistra della classifica e uno della parte destra, le squadre di città con ventimila abitanti falsano il campionato”.
“Va affrontata anche la pirateria e i contratti per la cessione dei diritti tv all’estero sono bassi, bisognerebbe cederli a un unico compratore al prezzo più alto. La Superlega è stato uno strumento per far dire all’Europa che non esiste il monopolio nel calcio”.
“Poi c’è la questione degli extracomunitari, l’estensione dell’assegnazione da tre a cinque anni non è stata positiva e le cose cambiano ogni dodici mesi. I club devono poter essere i procuratori dei propri calciatori. Se ingaggio un ragazzo di 17 o 18 anni, non posso fargli soltanto 5 anni di contratto, ma devo essere libero di metterlo sotto contratto per 7 o 8 anni. Poi se alla fine del periodo contrattuale vuole andare via, allora può andare. Devo decidere io, non i procuratori”.
Argomenti: Calcio