La Spagna batte l'Inghilterra e vince con merito il suo quarto europeo
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La Spagna batte l'Inghilterra e vince con merito il suo quarto europeo

Battuti gli inglesi (2-1) che hanno puntato troppo sulla difesa. Una partita che si è giocata solo nel secondo tempo. Rodri e i giovani talenti rendono grande questa formazione delle furie rosse.

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15 Luglio 2024 - 00.10 Culture


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di Francesco Tunda

La Spagna vince. E vince attaccando, giocando il suo calcio come ha dimostrato fin dall’inizio, partita dopo partita. Una vittoria strameritata, quindi.  E vincendo raggiunge un obiettivo mai raggiunto da nessuna nazionale del continente: è, di fatti, alla quarta vittoria dell’Europeo.

L’Inghilterra perde la sua seconda finale consecutiva, dopo quella ai rigori con gli azzurri tre anni fa. Tutto è successo quando le squadre sono rientrate dagli spogliatoi, nel secondo tempo. Nel primo vi era stato un dominio nel possesso palla da parte degli spagnoli e qualche raro tiro in porta.

Al 46° minuto la prima svolta decisiva e che ha caratterizzato l’intero confronto: Carvajal tiene palla e la passa a Olmo che, con un tocco preciso, la smista per Jamal che, a sua, volta, offre un assist d’oro a Nico. L’angolino accoglie il pallone tirato con decisione estrema. La Spagna ha continuato il suo gioco con altre azioni e altre palle goal ma l’allenatore inglese azzecca la mossa: sostituisce un evanescente Kane con Palmer, giovane e voglioso attraccante che al 72° pareggia.

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Anche in questo caso l’azione che porta al goal è di pregio: Bellingham, che era stato costretto a giocare arretrato per tutto il primo tempo, offre una palla al bacio all’attaccante che, complice anche una piccola deviazione di Zubimendi, la mette alle spalle del portiere spagnolo. Tutti già pensavano ai tempi supplementari. Non i giocatori spagnoli che hanno continuato a macinare gioco, rendendosi più volte pericolosi.

All’86°, con la solita triangolazione delle furie rosse, arriva il goal decisivo: con rapidità Olmo smista la palla verso l’esterno, dove arriva di gran carriera Cucurella che crossa un pallone al centro area toccato con la punta del piede dall’attaccante spagnolo Oyarzabal, in anticipo sul difensore, che fredda il portiere inglese.  E’ il 2-1 per gli spagnoli con gli inglesi che ce la mettono tutta fino all’ultimo, ma il portiere spagnolo, prima, e l’onnipresente Olmo con la testa, negano il pareggio agli inglesi.

Le pagelle sono presto fatte: basta guardare il risultato finale. Rodrigo è dovuto uscire per infortunio, all’inizio del secondo tempo ma fino allora era stato un perno del centrocampo, dove ha brillato Ruiz. Nella Spagna cambiano gli uomini ma il gioco resta sempre di qualità. Citazioni meritano Olmo e Cucurella che hanno fatto un Europeo che nessuno si aspettava. Onore al combattente Morata, capitano con merito. I due gemelli, Jamal e Nico, hanno aggiunto classe pura; il più giovane calciatore del torneo, Jamal e la perla del deserto, Nico Williams.

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Tra gli inglesi c’è da dire che è mancato Kane e che anche Bellingham, qualche preziosa giocata a parte, non hanno reso come ci si aspettava. Saka ci ha messo velocità e voglia ma non sono servite a un attacco inglese che solo raramente si è reso pericoloso. Un merito particolare va all’allenatore spagnolo De la Fuente che aveva già vinto gli Europei con i giovani dell’Under 18 e dell’Under 21 e che ha dato un volto preciso alle furie rosse.

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