Francesco: "La chiesa valorizzi i laici, soprattutto se sono donne"
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Francesco: "La chiesa valorizzi i laici, soprattutto se sono donne"

Il Pontefice ha rimarcato ulteriormente l’importanza che le donne, anche laiche, dovrebbero avere tra le fila del clero.

Francesco: "La chiesa valorizzi i laici, soprattutto se sono donne"
Papa Francesco
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18 Febbraio 2023 - 12.07


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Papa Francesco, ricevendo i partecipanti ad un convegno promosso dal Dicastero per i Laici, ha affermato che la Chiesa dovrebbe valorizzare i laici, soprattutto se donne, anche in campi come la formazione dei seminaristi.

Queste le sue parole: «È ora che pastori e laici camminino insieme, in ogni ambito della vita della Chiesa, in ogni parte del mondo! I fedeli laici non sono ospiti nella Chiesa, sono a casa loro, perciò sono chiamati a prendersi cura della propria casa», ha spiegato, «I laici, e soprattutto le donne, vanno maggiormente valorizzati nelle loro competenze e nei loro doni umani e spirituali per la vita delle parrocchie e delle diocesi». «È vero che i laici sono chiamati a vivere principalmente la loro missione nelle realtà secolari in cui sono immersi ogni giorno, ma ciò non esclude che abbiano anche le capacità, i carismi e le competenze per contribuire alla vita della Chiesa: nell’animazione liturgica, nella catechesi e nella formazione, nelle strutture di governo, nell’amministrazione dei beni, nella programmazione e attuazione dei programmi pastorali, e così via», ha aggiunto.

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Per questo i pastori «vanno formati, fin dai tempi del seminario, a una collaborazione quotidiana e ordinaria con i laici, così che il vivere la comunione diventi per loro un modo di agire naturale, e non un fatto straordinario e occasionale», ha detto ancora il Pontefice, «Questa corresponsabilità vissuta fra laici e pastori permetterà di superare le dicotomie, le paure e le diffidenze reciproche». I laici, ha spiegato ancora, «possono collaborare con i sacerdoti per formare i bambini e i giovani, per aiutare i fidanzati nella preparazione al matrimonio e per accompagnare gli sposi nella vita coniugale e familiare. Vanno sempre consultati quando si preparano nuove iniziative pastorali ad ogni livello, locale, nazionale e universale. Si deve dare loro voce nei consigli pastorali delle Chiese particolari».

Oltre a ciò «devono essere presenti negli uffici delle diocesi. Possono aiutare nell’accompagnamento spirituale di altri laici e dare il loro contributo anche nella formazione dei seminaristi e dei religiosi. E, insieme con i pastori, devono portare la testimonianza cristiana negli ambienti secolari: il mondo del lavoro, della cultura, della politica, dell’arte, della comunicazione sociale». Da ultimo una riflessione sul clericalismo: «È la cosa più brutta che possa accadere alla Chiesa, ancor peggio dei tempi dei papi corrotti. Il clericalismo va cacciato. È una malattia contagiosa, e peggio di tutto sono i laici clericalizzati. Sono una peste della Chiesa».

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