di Manuela Ballo
Se solo qualche anno fa, senza andar troppo indietro nel tempo, qualcuno si fosse dilungato a parlare di Ufo o a trattare di argomenti del genere veniva subito tacciato, a dir poco, di essere un credulone o di appartenere a qualche setta esoterica. Questo rischio non si corre più ora che il Pentagono ha deciso di aprire un archivio online sugli Ufo, rendendo non più segreti i documenti e le immagini inedite che finora erano riservati solo ai super esperti militari e governativi. In nome della trasparenza è stato creato una sorta di sportello unico nel quale tutto ciò che riguarda gli Ufo sarà identificato e selezionato.
Non si tratta, in realtà, di un fulmine a ciel sereno dal momento che, già da qualche tempo, venivano raccolti tutti i file su quelli che si ritenevano essere “ fenomeni anomali”. Nei mesi scorsi, ad esempio, i vertici Usa si erano mostrati perplessi rispetto a diversi fenomeni che essi ritenevano “inspiegabili”. Tiziano Toniutti, su La Repubblica, ha scritto qualche settimana fa che Capitol Hill aveva chiamato a deporre tre ex militari ritenuti testimoni di incontri con mezzi dotati di tecnologie ritenute ignote e non umane. L’ avvertenza allora fu : “Non chiamateli , però, Extraterrestri”.
I governanti messicani per non essere da meno dei vicini statunitensi sono andati oltre, esponendo dei corpi di presunti extraterrestri in Parlamento. Autore dell’exploit è un noto giornalista e ufologo, Maussan, il quale si è spinto a sostenere la tesi che i corpi esposti di certo non fanno parte della nostra evoluzione terrestre precisando che “ non si tratta di esseri trovati dopo il naufragio di un oggetto volante non identificato ma, bensì, in un giacimento di diatomee (alghe) dove hanno subito un processo di fossilizzazione. La somiglianza con gli alieni per come ce li siamo sempre immaginati è clamorosamente evidente. Sembra quasi di trovarsi difronte a ET , il più noto extraterrestre sbarcato sul grande schermo grazie alla fantasia di Carlo Rambaldi e di Steven Spielberg.
Gli alieni sono quindi tornati di gran moda tanto che, anche le principali e autorevoli riviste, stanno dedicando all’ argomento uno spazio rilevante.
Quello degli Ufo è un mistero, infatti , che dura da decenni e si può dire che la moderna ufologia prenda avvio, al di là del grande scherzo radiofonico di Orson Welles, nel 1947 anno in cui un disco volante si sarebbe schiantato nel deserto del New Messico per passare poi a una sorta di ufficializzazione giornalistica quando, nel 2017, con un articolo sul New York Times tre video di oggetti non identificati venivano riconosciuti per la prima volta come “documenti”.
Nel luglio di quest’ anno il National Geographic Italia , con un lungo articolo firmato da Joel Mathis, ha ricostruito tutte le varie fasi e le varie forme con i quali i governi statunitensi hanno di fatto seguito al di là della loro pubblicizzazione, le complesse vicende dell’ ufologia. Si scopre così che nell’ arco di due decenni, dal 1947 al 1969, l’aereonautica militare statunitense ha catalogato ben 12.618 avvistamenti di ufo nell’ ambito di quello che oggi è noto come il progetto “Blue Book”. Inoltre, nel 1995, un senatore degli Stati Uniti, Anry Reid partecipò ad un convegno con scienziati provenienti da tutto il mondo proprio per stabilire se esistevano e quali fossero le forme di vita aliena. Di fatto, negli Stati Uniti, non hanno mai smesso di occuparsi di questo fenomeno con incontri come quello del 2004 a San Diego o con una nuova indagine condotta dal Pentagono nel 2007.
Nel 2022, infine, quale premessa delle ultime clamorose decisioni, negli studi e negli esperimenti è stata coinvolta direttamente la Nasa: nell’ aprile del 22, infatti, il pentagono aveva annunciato la creazione dell’“Ufficio per la risoluzione delle anomalie in tutti i domini” al fine di indagare sugli oggetti “che potrebbero rappresentare una minaccia per la sicurezza nazionale”.
Sarà difficile per Maurizio Crozza ,che proprio questa settimana inaugura la sua nuova stagione, continuare a sfottere gli immaginari incontri di Red Ronnie con gli extraterrestri. A meno che, sulla falsa riga di ciò che ha già fatto Rambaldi, non sia capace di mettere in scena un alias di Red Ronnie sotto la forma stravagante di un probabile extraterrestre. Potrebbe prendere spunto da quelli mostrati in Messico.