In questa prima domenica del 2025, Papa Francesco ha rinnovato la sua condanna per la “crudeltà” della guerra, una brutalità che colpisce indistintamente bambini, famiglie, malati e innocenti. Al termine dell’Angelus del 5 gennaio, affacciato dalla finestra del Palazzo Apostolico sotto il cielo grigio di Roma, il Papa ha lanciato un appello diretto alla comunità internazionale, chiedendo un intervento fermo affinché vengano rispettati i diritti umanitari nei conflitti.
Francesco ha ribadito l’importanza del rispetto del diritto internazionale, lamentando la violenza che porta alla distruzione di ospedali, scuole e luoghi di culto. “La guerra è sempre una sconfitta”, ha affermato, richiamando ancora una volta la comunità globale alla responsabilità di evitare conflitti e violenze.
Nel suo appello, il Papa ha esortato i fedeli a non smettere di pregare per la pace, ricordando le sofferenze nei paesi colpiti dalla guerra, come Gaza, dove oltre 45.000 persone sono state uccise dall’inizio del conflitto, e in altri luoghi come il Myanmar e il Sudan, dove la guerra civile continua a causare enormi sofferenze. “Continuiamo a pregare”, ha detto il Pontefice, invitando tutti a rimanere solidali con le vittime delle violenze in corso.
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