Record di aquiloni nel cielo di Gaza
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Record di aquiloni nel cielo di Gaza

Si sono chiusi ieri nella Striscia di Gaza, i campi estivi di 5 settimane organizzati dall’Unrwa e destinati ai bambini; a nord della Striscia battuto il record di volo di aquiloni.

Record di aquiloni nel cielo di Gaza
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29 Luglio 2011 - 10.43


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E’ stato il volo simultaneo di 4000 aquiloni nel cielo di Gaza, con i colori della bandiera palestinese e slogan per la fine dell’assedio a concludere le 5 settimane di campi estivi, organizzati anche quest’anno dall’Agenzia Onu per i profughi, Unrwa. 8000 piccoli gazawi tra i 10 e i 14 che hanno partecipato alle attività ricreative dell’Unrwa, hanno tentato di battere il record che per ora spetta alla Cina: 10.465 aquiloni in volo.

Ma anche questa estate non sono mancati gli atti vandalici a danno dei centri estivi, che ospitano annualmente circa 250.000 bambini. Nella notte tra mercoledì e giovedì, proprio il campo a nord-ovest della Striscia, a Beit Lahia, è stato oggetto dell’incursione di dieci uomini, che hanno dato fuoco alla bandiera ONU, ad un tabellone e ad altre strutture.

“L’incendio doloso è più un attacco ai bambini di Gaza che alle Nazioni Unite”, ha commentato Chris Gunness, portavoce dell’Unrwa. Chiedendo alle autorità di Gaza di aprire dele indagini in merito. Anche la Ong palestinese Pchr (Palestinian Centre for Human Rights) ha condannato gli attacchi Come “parte dello stato di caos relativo alla sicurezza”e chiesto al governo di Hamas, di aprire delle indagini serie.

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Non si tratta di un caso isolato. Il giorno prima un gruppo di 30 uomini armati e mascherati aveva dato fuoco al resort Rais a Gaza, e minacciato gli impiegati, riporta l’agenzia Ma’an News.
Sono rimasti senza un colpevole anche altri due incendi dolosi di centri ricreativi per bambini, avvenuti l’anno scorso. Il 28 giugno 2010 uomini armati erano entrati con il volto mascherato nel campo UNRWA di Nusserat, dando fuoco a giochi, tavoli e a una piscina di gomma. Il centro avrebbe dovuto ospitare migliaia di bambini per l’intera durata dell’estate. Circa un mese prima, il 23 maggio, un’altra area gestita da UNRWA e destinata ad ospitare decine di migliaia di bambini per un campo estivo sulla spiaggia di Gaza, era stato data alle fiamme. Anche in questo caso, uomini con il volto mascherato erano penetrati di notte nella struttura, ancora in allestimento, e dopo aver aggredito e imbavagliato i custodi, avevano dato alle fiamme le attrezzature.

A settembre un incendio doloso aveva colpito anche il “Crazy Park”, l’unico parco di divertimenti acquatici di Gaza (precedentemente chiuso da Hamas perché frequentato da uomini e donne non separati); anche per questo atto vandalico, finora non sono ancora stati resi noti i nomi dei responsabili.

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