Si profila una netta vittoria del partito filo-islamico moderato del leader Ennahda nelle prime elezioni libere della Tunisia dopo la caduta del regime di Ben Ali. le ultime elezioni si era svolte 23 anni fa. Lo scrutinio dei voti si prolunga e i risultati ufficiali non arriveranno prima di domani ma il Partito della Rinascita di Ennahda stima di aver ottenuto oltre il 40% dei consensi e in alcune circoscrizioni oltre il 50%, anche tra i tunisini residenti all’estero.
“Siamo certi di aver vinto in 24 circoscrizioni elettorali su 27”, ha fatto sapere Samir Dilou, portavoce e membro dell’ufficio politico di Ennahda.
I progressisti ammettono la sconfitta
Anche le forze laiche ammettono la sconfitta: “Ci inchiniamo alla volontà popolare”, ha commentato Maya Zribi, segretaria generale del Partito Democratico Progressista. “Con le cifre di cui disponiamo, constatiamo una tendenza a favore delle liste islamiche, e i limitati risultati conseguiti da parte nostra”. Saranno quindi i filo-islamici ad avere la maggioranza dei 217 rappresentanti dell’Assemblea Costituente, la cui composizione si andrà a formare proprio a seguito delle elezioni di ieri.
Straordinaria partecipazione al voto
Il dato che risalta di più di queste prime consultazioni è quello della grande affluenza alle urne: circa il 90% degli aventi diritto si è recato a votare (4,1 milioni si erano iscritti alle apposite liste e 3,1 milioni non erano iscritti ma avevano ugualmente diritto al voto). Tante anche le donne che hanno partecipato al voto. “E’ stata un’affluenza superiore a tutte le aspettative”, ha commentato il presidente della Commissione Elettorale Centrale, Kamel Jendoubi, il quale ha aggiunto che si sono riscontrate “qualche irregolarità e difficoltà”, ma non tali da inficiare l’esito della votazione.
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