Alcune star internazionali sono finite nel mirino di Human Rights Watch, associazione internazionale per i diritti umani, per aver partecipato a una grande festa organizzata in Cecenia dal leader del Paese, Ramzan Kadyrov, accusato di “numerosi abusi”.
Le stelle di Hollywood Jean-Claude Van Damme e Hilary Swank, e la violinista britannica Vanessa-Mae hanno partecipato il mese scorso a un galà a Grozny, capitale della Cecenia, repubblica autonoma della Federazione Russa, per celebrare il 35esimo compleanno di Kadyrov.
Secondo i media locali questi personaggi sarebbero stati profumatamente pagati per la loro presenza. Hrw ha chiesto alle star di restituire danaro e regali ricevuti, sottolineando che il leader ceceno, fortemente appoggiato da Mosca, è “responsabile di una milizia personale che compie gravi abusi dei diritti umani, torture e persino omicidi. Con la loro partecipazione – afferma l’organizzazione – i personaggi pubblici hanno banalizzato la sofferenza di innumerevoli vittime”.
L’unica a replicare è stata l’attrice Swank (“Million dollar baby”) che, attraverso un comunicato, ha sostenuto di “non essere stata a conoscenza delle accuse contro Kadyrov al momento dell’invito” ed ha affermato che, se l’avesse saputo, “non avrebbe mai partecipato”. Perplessità anche sul cantante Seal, che avrebbe tenuto due concerti per il compleanno di Kadyrov.