La figlia dell’ex presidente Akbar Hashemi Rafsanjani è stata condannata oggi a sei mesi di carcere con l’accusa di propaganda contro l’establishment. Lo riferisce l’agenzia di stampa Mehr, precisando che il verdetto è stato emesso da un Tribunale della Rivoluzione. Faezeh Hashemi è stata anche condannata al bando per cinque anni dall’attività politica, culturale e giornalistica, come si legge nel comunicato diffuso dal Tribunale della Rivoluzione che si occupa dei reati contro la nazione.
Hashemi, ex deputata di 48 anni, è una voce decisamente critica nei confronti dell’attuale presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad e non ha riconosciuto la sua rielezione nel 2009 accusandolo di frode elettorale. Ha anche partecipato a diverse proteste pubbliche contro Ahmadinejad ed è stata più volte arrestata, per poi essere sempre rilasciata. Tra le maggiori esponenti del movimento femminista iraniano, la Hashemi è anche a capo della Federazione sportiva femminile e giornalista del quotidiano ‘Zan’.
La pubblicazione è stata chiusa nel 1999 per propaganda femminista. Il potente clan degli Hashemi è gradualmente stato isolato dalla scena politica iraniana dopo che Ahmadinejad nel 2009 ha apertamente accusato Rafsanjani e la sua famiglia di appropriazione indebita. Rafsanjani, presidente dell’Iran dal 1989 al 1997, è stato uno dei principali artefici della Repubblica islamica, ma è stato isolato politicamente per i suoi rapporti critici con Ahmadinejad.