America crudele: ergastolo a 13 anni
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America crudele: ergastolo a 13 anni

Cristian Fernandez è un bambino che sarà processato da una corte per adulti in Florida per omicidio di primo grado per cui è previsto l'ergastolo. Negli Usa esci da morto.

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22 Gennaio 2012 - 10.50


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Florida gennaio 2012. Non abbiamo purtroppo altre foto di questo bambino il cui futuro è stato chiuso da 9 mesi, ma probabilmente era chiuso fin dalla nascita. E’ un caso giudiziario che ha dell’incredibile: Cristian Fernandez, è un bambino di colore che rischia di essere processato davanti ad una corte per adulti in Florida per omicidio di primo grado, delitto per cui è prevista la pena dell’ergastolo senza possibilità di liberazione. Sarà processato il 27 febbraio.

“Persone ragionevoli capirebbero che Cristian Fernandez è solo un povero ragaz-zino sfortunatis-simo, che meriterebbe più che altro affetto e aiuto psicologico, non certo l’ergastolo” scrive Rosanna Amanda Anargie che ha rilanciato in Internet il caso. Ma che cosa ha combinato Cristian Fernandez?

Sembra che abbia scagliato il fratellino di due anni contro una libreria procurandogli un’emorragia cerebrale che ne ha causato la morte nel giro di due giorni. La madre, tornando a casa il 14 marzo scorso, trovò il bimbo privo di sensi ma attese alcune ore prima di portarlo all’ospedale.

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Ora anche lei è in prigione e rischia 30 anni di carcere. Cristian e sua madre vivevano in un ambiente sociale degradato e violento. La mamma, Biannela Susana, ha ora 25 anni (Cristian è stato concepito quando lei aveva 12 anni) ed ha avuto già quattro figli, non tutti dalla stesso uomo. Un compagno della madre si è suicidato nell’ottobre del 2010, nella casa in cui viveva Cristian, alla presenza dei bambini.

Ora: è evidente che il contesto in cui è cresciuto è a dir poco “anomalo” per non dire “pazzesco”. Ha compiuto i suoi 13 anni in carcere, il 14 gennaio. Si trova lì da oltre 9 mesi e, se non interverrà un atteggiamento o l’annullamento delle accuse, verrà processato come un adulto rischiando l’ergastolo.
Le sorti del bambino sono nelle mani all’inflessibile e spietata procuratrice dell’accusa Angela B. Corey.

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