Vaticano, la Costa Crociere del giornalismo
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Vaticano, la Costa Crociere del giornalismo

La7 documenta un caso di corruzione, ma i giornali tacciono. I direttori hanno perso i numeri di telefono dei vaticanisti?

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26 Gennaio 2012 - 18.07


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Nell’attesa del documento vaticano in risposta a quanto venuto a galla ieri sera in occasione del programma “Gli intoccabili” su La7, documento atteso a breve, ci permettiamo di chiederci se i grandi giornali italiani, a cominciare da “La Stampa”, attentissima con il suo “Vatican Insider”, a “La Repubblica”, abbiano segreterie di redazione così malmesse da aver smarrito i numeri di telefono di tutti i vaticanisti.

E’ successo infatti che ieri sera a La7 è stata letta una lettera al papa di monsignor Viganò, attuale Nunzio a Washington. Ci è arrivato in America dalla segreteria del Governatorato vaticano, da dove è stato cacciato. Perché? Perché, scriveva al papa, aveva scoperto una corruzione inaudita! Tanto che in breve aveva trasformato i conti da passivi per 38milioni di euro in attivi per otto. Come mai? E’ una storia di appalti inesistenti, sempre le stesse ditte al lavoro, prezzi doppi rispetto all’esterno, milioni di euro di cui non si capisce la destinazione.

Tutto questo, e molto altro ancora, lo scriveva pochi mesi fa a papa Benedetto XVI, prima di essere cacciato dal governatorato vaticano, dove il papa stesso lo aveva nominato promettendogli la porpora cardinalizia. Ma si tratta, evidentemente, di bazzecole, di quisquilie vaticane, a cui i nostri giornali, quelli che scoprono con squillo di fanfare che il papa userebbe il bastone, non dedicano attenzione. Non tutti ovviamente, le eccezioni ci sono, ma… Non è un po’ strano?

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