Il Venezuela ha riportato in patria gran parte dell’oro depositato all’estero. Lo ha annunciato il presidente della Banca centrale venezuelana, Nelson Merentes, durante la conferenza stampa in occasione dell’ultimo lotto di metallo prezioso rientrato a Caracas. “Si tratta dell’ultima fase del piano” annunciato dal presidente Hugo Chavez ad agosto con l’obiettivo di proteggere dalla crisi finanziaria in Europa e Stati Uniti le riserve d’oro, stimate in 9 miliardi di dollari (6,8 mld euro). “In poco più di due mesi siamo riusciti a riportare sul nostro suolo circa 160 tonnellate di oro”.
Il Venezuela aveva 211,35 tonnellate d’oro depositati nei forzieri delle banche europee, per un valore totale di 11 miliardi di dollari. Oltre l’80% di questo stocks era conservato principalmente nei sotterranei della Banca d’Inghilterra.
“E’ stato un atto di prudenza finanziaria e di sovranità per conservare l’oro qui in Venezuela così come abbiamo sempre fatto”, ha dichiarato Merentes, ricordando che una buona parte di queste riserve era stata depositata all’estero tra il 1986 e il 1992.
Il resto delle riserve di oro all’estero (50 tonnellate) permetterà al Paese di realizzare alcune operazioni commerciali, ha precisato.
Il Venezuela occupa il 15mo posto nella classifica mondiale delle riserve d’oro, con oltre 365 tonnellate, secondo cifre ufficiali, 154 tonnellate di oro sono depositate nella Banca centrale venezuelana.