Stando quanto scrive il quotidiano britannico Daily Mail il signor Ahmad Warfali, cittadino libico, è convinto che se avesse accettato di esportarli all’estero e di venderli lì, magari a Londra, avrebbe guadagnato di più.
Ma siccome si ritiene un buon cittadino libico ha deciso di mettere all’asta in patria i beni di cui dispone, la camicia beige che Gheddafi indossava quando venne ucciso nei pressi di Sirte e il suo anello nunziale, al’interno del quale è incisa la data del giorno di nozze con la signora Saifa, il 10 setembre del 1970. Warfali non dice come sia entrato in possesso di beni di proprietà del defunto leader libico, ma avrebbe già annunciato la base d’asta: 2 milioni di dollari.
Se fosse vero sarebbe una vergogna mondiale contro la quale sarebbe necessario che le opinioni pubbliche, a cominciare da quelle che contribuirono con i loro mezzi bellici alla caduta del regime del colonnello, si opponessero con tutte le forze.