Suicida la 16enne, stuprata pochi mesi fa
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Suicida la 16enne, stuprata pochi mesi fa

Un tribunale aveva "condannato" il suo stupratore a sposarla. Lei ha chiesto l'aiuto della famiglia, che l'ha abbandonata. Ha deciso di farla finita. Accade in Marocco.

Suicida la 16enne, stuprata pochi mesi fa
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16 Marzo 2012 - 16.40


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di Kiwan Kiwan

I tragici avvenimenti delle ultime ore hanno rafforzato la protesta dei marocchini contro la legge che permette agli stupratori di sposare le loro vittime! Una ragazza di 16 anni dopo essere stata violentata si è suicidata.

Il suo stupratore era stato condannato a sposarla, poi ha seguitato a picchiarla e maltrattarla , finche Amina Filali ha deciso di ricorrere al suicidio, ingerendo un veleno per topi. Gli attivisti hanno lanciato un appello via Internet, per la pianificazione della protesta di sabato contro la legge, che considerano “vergognosa”. La legge permette a chi rapisce o violenta una minorenne di sposarla per evitare il carcere: questa legge è la giustificazione delle usanze tradizionali che permettono allo stupratore di sposare la sua vittima al fine di preservare l’onore della famiglia della violentata.

Secondo Fauzia Ossouli l’articolo 475 del Codice dello stato civile è vergognoso per il l Marocco, paese che si definisce moderno e democratico. Ma l’idea al fondo di molte leggi in Marocco è quella di per proteggere la morale pubblica, non l’individuo.

Nura Fakem, di Rabat, sostiene che nelle aree più conservatrici del Paese perdere la verginità prima del matrimonio è ancora inaccettabile, una vergogna che colpisce la ragazza e la sua famiglia anche nei casi di stupro. Amina Filali era originaria di una piccola città nei pressi di Tangeri, nel nord del Marocco.

Secondo la stampa locale Amina si era rivolta alla sua famiglia per denunciare quel che pativa. Ma la sua famiglia l’ha abbandonata, e questo l’ha portata al suicidio.

I testimoni poi raccontano della surreale reazione del marito, che quando ha saputo che Amina aveva usato del veleno per topi l’ha trascinata per i capelli in mezzo alla strada, dove lei è spirata poco dopo. Su Facebook è stata creata la pagina”Siamo tutti Amina Filali”.

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