Il numero di residenti stranieri regolari in Islanda è quasi raddoppiato negli ultimi dieci anni. Mentre l’immigrazione ha conosciuto un andamento costante a partire da metà Anni ’90, con una lieve flessione durante la crisi finanziaria, la percentuale di stranieri residenti nel Paese è ancora relativamente bassa. Nel 2002 gli stranieri erano il 3,4% della popolazione totale, oggi sono 20957 e cioè il 6,6%.
Secondo i dati di Statistics Iceland il gruppo più numeroso è rappresentato dai polacchi (9049, il 43,2% del totale), seguiti dai lituani (7,7%) e dai tedeschi (4,4%). Il maggior numero di stranieri vive nelle regioni di Su?urnes e Westfjords, dove rappresentano circa il 9% della popolazione totale delle due regioni. Nel nordest invece si conta la percentuale più bassa di immigrati in assoluto (3,6%).
Nonostante quanto rilevato, gli stranieri che prendono la cittadinanza islandese sono sempre meno: 450 nel 2010, 370 nel 2011, il numero più basso dal 2002