Comunità di Sant'Egidio, Sarajevo 2012
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Comunità di Sant'Egidio, Sarajevo 2012

I “Tre aprili” significativi: a 20 anni dalla guerra, a 15 anni dalla storica visita del Beato Giovanni Paolo II e oggi.

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26 Aprile 2012 - 23.03


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Conferenza Stampa a Sarajevo che ha annunciato l’Incontro Internazionale per la Pace del prossimo settembre. “Siamo stati forzati dall’amore a promuovere questo incontro a Sarajevo” ha affermato Mons. Vincenzo Paglia durante la Conferenza Stampa a Sarajevo, alla presenza di più di 60 giornalisti locali e internazionali e delle autorità politiche e religiose.

Paglia ha spiegato i motivi per cui la Comunità di Sant’Egidio, dopo il grande incontro di Monaco 2011, ha scelto di tenere la Conferenza del 2012 a Sarajevo il prossimo settembre:“Il nostro compito oggi, come uomini di religione, è di ridisegnare il futuro dell’Umanità”. E ha aggiunto “Vorremmo ricominciare da Sarajevo, dove il ventesimo secolo è stato come incorniciato dalla grande sofferenza provocata dalla guerra”. Il Cardinale Vinko Puljic ha sottolineato la diffusa collaborazione tra le diverse religioni, la più vasta dai giorni dell’ultima tragica guerra del ’92, e ha rilevato come “se le religioni non sono un partito politico, né una lobby finanziaria, non sono deboli, hanno la forza della preghiera e la fede che attraverso un dialogo sincero possono rendere il mondo più umano”.

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L’immagine della Conferenza Stampa era più eloquente di tante parole: i rappresentanti di Cristiani, Ebrei e Musulmani -Croati, Serbi e Bosniaci- intorno allo stesso tavolo a parlare di come impegnare le proprie comunità nella costruzione della pace. Lo spirito di Assisi a Sarajevo è cominciato oggi. È in questo quadro che si inserisce l’annuncio del Vescovo Irinej di Backa: la straordinaria partecipazione di Sua Santità Irinej, Patriarca della Chiesa Ortodossa di Serbia, all’incontro di settembre, è un altro evento storico. L’intervento di Emir Kovacevic, a nome di S. E. Dott. Mustafa Ceric, ha testimoniato l’impegno alla piena partecipazione e alla cooperazione della Comunità Islamica di Bosnia ed Erzegovina, mentre Elma Softic-Kaunitz ha espresso la disponibilità della Comunità Ebraica a lavorare insieme in vista del grande progetto di settembre.

Le parole conclusive di Raimondo De Cardona, Ambasciatore d’Italia a Sarajevo, hanno manifestato il pieno sostegno del Governo italiano per la preparazione dell’iniziativa, sottolineando la dimensione europea dell’evento. La conferma della presenza all’incontro del Presidente del Consiglio d’Europa, Hernan Van Rompuy, è un segno importante in tal senso. “Sarajevo 2012” a settembre sarà la più grande conferenza di dialogo religioso e politico dalla fine della guerra del ’92.

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