Il peggiore dei record per il Marocco nel 2010, anno in cui i matrimoni con ragazze minorenni, ha raggiunto quota 34mila. E il numero è destinato a crescere, come riporta il sito informativo “Lakome”, pubblicando le ultime statistiche diffuse dal ministero della giustizia di Rabat. Nonostante l’introduzione nel 2005 della riforma del codice di famiglia – voluta dal re Mohammed VI -, che pone forti limiti a questi matrimoni.
Il tema è stato discusso nei giorni scorsi a Fes, nel corso di un convegno organizzato dal centro “Nord-Sud” e dal centro “Izis per le donne e lo sviluppo”. Il titolo del dibattito è: “Matrimonio di ragazze minorenni, prospettive socio-culturali e giuridiche”. Secondo quanto ha spiegato l’attivista Fatima Sadiqi “il problema è la corretta applicazione della riforma del codice di famiglia (Mudawana)”. Questi incontri servono per capire “in che modo va applicata la legge, ma è necessario comunque punirne gli abusi che permettono il dilagare di questo fenomeno”.
Secondo l’Onu ci sono 60milioni le spose bambine in tutto il mondo. Sono ragazze costrette costrette a vivere con uomini molto più grandi di loro, anche prima di aver compiuto 18 ani. A molte di loro viene negata un’istruzione, ma soprattutto queste ragazze sono esposte molto di più a problemi di salute, non solo a causa delle violenze domestiche, ma soprattutto per i parti precoci, che spesso rischiano di minare il loro corpo. Una ragazza al di sotto dei 15 anni, infatti, è maggiormente esposta alla morte durante il parto, rispetto ad una di 20.
