Era stato un tema forte della campagna elettorale di Hollande quello dei matrimoni gay. Oggi il neo presidente francese ribadisce la sua intenzione di far approvare dal parlamento una legge entro un anno. Una promessa da mantenere, dunque, e un passo avanti nella questione dei diritti civili. A ribadire l’impegno preso c’è Gilles Bon-Maury, consigliere del presidente in materia: «Francois Hollande è preciso nel suo programma. Nel punto numero 31 prevede l’apertura del matrimonio a tutti prima della primavera 2013. Un testo potrebbe essere presentato al Parlamento prima dell’autunno perchè possa essere discusso serenamente», ha spiegato Bon-Maury a Le Figaro.
Come già accade in sette Paesi europei – Danimarca (primo in Europa a autorizzare il matrimonio gay), Spagna, Olanda e Regno Unito – anche in Francia sarà estesa a tutte le coppie dello stesso sesso la possibilità di sposarsi. Ma Hollande rilancia anche sulla questione delle adozioni per le coppie omosessuali, nonostante la destra del Paese, si sia sempre detta contraria all’adozione di una legge di questo tipo. Ma la Francia sembra essere pronta. Secondo un recente sondaggio Bva, infatti, il 63% dei francesi si dice d’accordo al matrimonio tra coppie dello stesso sesso. Una percentuale in netto aumento negli ultimi dieci anni: erano il 48% nel 2010. Riguardo all’adozione, erano solo il 28% a esservi favorevoli nel 1998, mentre sono il 56% nel 2012.
