Dunque l’epoca del tristemente noto Merkozy è finita. La Germania manda a casa la cancelliera del rigore più egoista e autolesionista della storia, dopo che la Francia aveva prepensionato il marito di Carla Bruni.
I dati del voto nel land più popoloso di Germania sono impressionanti, stando ai primi exit poll: l’Spd infatti arriverebbe al tetto del 38%, i cristiano sociali della Merkel crollerebbero al 25.5%, i verdi metterebbero in cassaforte un eccellente 12%, i liberali dell’Fdp si fermerebbero all’8.5%, i famosi Pirati guadagnerebbero ancora, arrivando al 7.5% e la sinistra degli ex comunisti e Lafontaine si dovrebbe accontentare di un misero 2.5%.
E’ un voto da terremoto politico, anche perché la Germania non è l’Italia, e un calo di dieci punti del partito di governo e di maggioranza relativa nel land dove si è votato difficilmente potrà essere giustificato con “motivi locali”. E’ una bocciatura fragorosa della stupida linea del rigore, della serie “il paziente è guarito, il paziente è morto”.
In Europa oggi è cominciata un’epoca nuova. L’epoca che porterà l’Spd al fianco di Hollande a ricostruire un’economia sostenibile sulle macerie lasciate dall’asse scellerato, il due volte defunto Merkozy.