Con un provvedimento emesso dall’Agenzia per la valorizzazione del patrimonio culturale tunisino è stata chiusa la galleria d’arte che ha ospitato opere ritenute immorali dai salafiti che, per questo, hanno inscenato violente proteste in tutta la Tunisia. In un comunicato, l’Agenzia afferma che nel palazzo El
Ebdellia, si sono verificate “violazioni pericolose” che hanno “attentato alla fede dei tunisini e ai
valori del sacro”.
L’Agenzia del governo tunisino fa anche sapere che perseguirà in sede giudiziaria l’associazione che ha
organizzato l’esposizione, ribadendo peraltro il proprio “attaccamento alla protezione della libertà di creare, nel rispetto del sacro e della fede dei tunisini”.