Davvero un modo singolare di riciclare quello che invece andrebbe – anche se a volte a malincuore – buttato via. Sì perché dispiace sempre gettare nel cestino dell’immondizia il cibo non consumato. Ma dalla Cina qualcuno si è inventato un business curioso e, per dirla tutta, illegale e per niente etico. Le confezioni degli snack e altri alimenti serviti su alcuni aerei cinesi, vengono in realtà riadattati e venduti come nuovi, spesso anche negli asili, dove bimbi ignari del percorso fatto dalla propria merendina, mangiano gli scarti che i passeggeri in volo pensavano di aver cestinato.
La storia è stata raccontata dai giornalisti della Jiangsu Tv, dopo aver svolto un’inchiesta a Zhengzhou, capoluogo della provincia centrale dell’Henan. I reporter hanno scoperto che alcune squadre di addetti alla pulizia degli aerei dello scalo cinese, facevano incetta di ogni tipo di cibo usato e non, accantonandolo negli hangar dell’aeroporto, dove alcuni residenti lo compravano per poi rivenderlo. A terminare la lavorazione, confezionando e rimpacchettando gli scarti alimentari, erano alcune piccole fabbriche del villaggio di Ping, poco distante dallo scalo. Alcune buste di pane riciclato nei velivoli, è stato poi rimesso in circolo in alcuni asili della zona.
Il cibo ripescato nelle pattumiere della cambusa degli aerei, veniva ripulito e deposto in un gigantesco capannone sporco e maleodorante, pieno di insetti. Gli operai addetti alle pulizie raccoglievano il tutto in bustoni ella spazzatura, consegnandolo poi alle fabbriche, che ripulivano il cibo, a volte riprocessandolo e imbustandolo per essere di seguito rivenduto. All’arrivo nei capannoni delle aziende che riciclavano il cibo, i giornalisti dell’emittente si sono trovati difronte una scena a dir poco disgustosa: il proprietario stava confezionando e richiudendo una bottiglia di bibita, mettendo assieme due bevande provenienti da due bottiglie differenti.