L’ex primo ministro ucraino Yulia Tymoshenko, già condannata a sette anni per abuso di potere, è dinuovo sulla ribalta delle cronache internazionali per una storia di omicidio. E’ infatti accusata di aver organizzato e finanziato la morte di Yevgen Shcherban, imprenditore e politico, sedici anni fa. Per il procuratore aggiunto Renat Kuzmin, ci sarebbero prove sufficienti per incriminarla, ma il procedimento contro di lei non è ancora partito, perché si trova in ospedale, per gravi problemi alla schiena.
Il parlamentare fu ucciso insieme alla moglie all’aeroporto di Donetsk. A volere il loro assassinio fu proprio la Tymosshenko, insieme ad un altro ex primo ministro, Pavlo Lazarenko. “Abbiamo abbastanza prove che confermano l’implicazione di Tymoshenko in quest’ omicidio e intendiamo porla di fronte a queste accuse” ha dichiarato Kuzmin. Il movente del presunto omicidio sarebbe da ricercarsi nella distribuzione del gas russo in Ucraina.
La vittima, infatti, sarebbe stata in conflitto proprio “con l’eroina della rivoluzione arancione”, la quale era proprietaria di una società che distribuiva gas. Dalla procura hanno fatto sapere che in passato l’accusata era stata sentita come testimone sulla vicenda. Critica da parte dei Paesi occidentali, che hanno deciso anche di boicottare le partite di Euro 2012, giocate in Ucraina. Immediata, invece, la risposta del partito dell’ex premier: «l’Ucraina è governata da un dittatore che sguinzaglia i suoi tirapiedi contro chiunque abbia il coraggio di protestare contro la spirale che porta il Paese verso l’abisso criminale».