È stato ritrovato in Ungheria il criminale di guerra nazista più ricercato della storia Laszlo Csatary. Accusato di complicità nella morte di 15.700 ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale, è stato ritrovato a Budapest dopo una caccia durata per 15 anni.
Documenti dell’epoca dimostrano che svolse allora un ruolo di primo piano nelle reclusione di 12mila ebrei in un ghetto, nella requisizione dei loro beni e nella supervisione, nel 1944, della loro spedizione nel campo di sterminio. Solo 450 hanno fatto ritorno.
La condanna arrivò subito sopo la guerra. Una condanna a morte in contumacia da un tribunale cecoslovacco. Ma Csatary è riuscito a farsi una nuova esistenza in Canada. La sua attività di commerciante d’arte fu interrotta nel 1997, quando la sua vera identità fu scoperta e la cittadinanza canadese gli venne revocata.
Ma Csatary non si perse d’animo e di nuovo fece perdere le proprie tracce. Solo nel 2011 il centro Wiesenthal ha ricevuto (pagando 25 mila dollari) l’informazione decisiva: Csatary, “il criminale nazista più ricercato”, viveva agiatamente a Budapest. Nel suo rione, spiega ora il Sun, era noto come ‘Papà Csatary’ e sul campanello di casa aveva scritto ‘Smith-Csatary’.
Il direttore della sezione israeliana del centro Efraim Zuroff ha spiegato: “È un dovere verso la nostra generazione, quella che è venuta dopo l’Olocausto”. Simon Wiesenthal era sopravvissuto alla Shoah. Morto nel 2005, dedicò la sua vita alla memoria dello sterminio del popolo ebraico e alla ricerca dei criminali di guerra nazisti.
Nel 1977 venne aperto l’omonimo centro a lui dedicato, che promuove la consapevolezza dell’antisemitismo, controlla i gruppi neonazisti e collabora ad assicurare alla giustizia i criminali nazisti di guerra sopravvissuti.
“Il quotidiano britannico The Sun ha potuto fotografarlo e filmarlo grazie alle nostre informazioni fornite a settembre del 2011”, ha aggiunto Zuroff ricordando che le stesse informazioni erano state inoltrate allora anche alla magistratura ungherese. “Queste nuove prove rafforzano la nostra convinzione che debba essere ritenuto responsabile dei crimini che ha commesso”. Il centro Simon Wiesenthal ha spiegato il ruolo chiave di Csatary nella deportazione di circa 300 ebrei da Kosice a Kamenetz-Podolsk in Ucraina, che vennero quasi tutti uccisi nell’estate del 1941. “Il passare del tempo non diminuisce le sue colpe e responsabilità e l’età avanzata non può consentire la protezione ai responsabili dell’Olocausto. Il sospetto è stato identificato grazie a un soffiata ricompensata con 25mila dollari. Una cifra che “offriamo quando ci forniscono informazioni che aiutano a rintracciare i criminali nazisti. Jeno Varga, Il vice procuratore di Stato ungherese, ha dichiarato: “Stiamo svolgendo le indagini. La Procura valuterà le informazioni ricevute”.
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Argomenti: Shoah