È pronta per un (eventuale) utilizzo operativo la “Bunker-buster”, la nuova bomba convenzionale da 14 tonnellate in dotazione all’aeronautica militare statunitense. Ad annunciarlo è stato il sottosegretario per l’aviazione militare, Michael Donley. Il “Massive Ordnance Penetrator” (Mop) è stato progettato per colpire bunker sotterranei e un suo possibile impiego, trasportato dai bombardieri “invisibili” B-2, sarebbe contro i siti nucleari iraniani.
Ha spiegato Michael Donley: «Se avessimo bisogno di usarle oggi, saremmo pronti a farlo. Continuiamo a fare test sulla bomba e ad affinare le sue capacità». Per realizzare queste bombe anti-bunker, il Pentagono ha speso circa 330 milioni di dollari. Dal conto suo il Pentagono nega che le bombe siano state realizzate su misura per una minaccia specifica, tuttavia funzionari anonimi all’interno del ministero hanno ripetutamente suggerito che tale bomba sia stata realizzata per disattivare gli impianti nucleari iraniani, o almeno per intimidire Teheran. Proprio l’Iran negli ultimi mesi sta lavorando per espandere il suo impianto di arricchimento dell’uranio a Fordo, una struttura che è stata realizzata all’interno di una montagna e che è stato dichiarato “inespugnabile” da alti funzionari iraniani. Anche per questo motivo il Pentagono a inizio 2012 ha dirottato ben 120 milioni di dollari su nuovi programmi di armi.